L’operazione messa in atto dalla Procura è stata la “Mobile phones in cell“. Secondo quanto accertato, un detenuto aveva corrotto con somme di denaro un agente penitenziario per far circolare all’interno della struttura droga e mini-phone che servivano al detenuto per intrattenere rapporti con l’esterno. Al termine dell’operazione sono state arrestate 5 persone.

Il detenuto era già stato condannato per l’omicidio di Andrea Cusimano: il delitto avvenne nel 2017 all’interno del mercato del Capo di Palermo. Gli apparecchi introdotti all’interno del carcere, sono stati sequestrati dal corpo investigativo della polizia penitenziaria. Inoltre, diverse chiamate sono state intercettate dagli agenti, che mostravano ulteriori segni di prova del traffico illecito di sostanze, condotte dal detenuto.

Le immagini di video-sorveglianza dell’istituto penitenziario, hanno rivelato dei veri e propri “lanci” provenienti da complici esterni, che facevano in modo che droga e apparecchi telefonici entrassero all’interno. Quest’ultimi servivano per avere prestigio fra i detenuti ma anche per regolare dall’interno le attività illecite.

 

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