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Le proteste per il nuovo Dpcm si sono estese in tutto il territorio nazionale, da sud a nord la protesta non cambia: “Abbiamo esigenza di lavorare” dicono ristoratori e gestori di locali. A pochi giorni dall’emissione del nuovo Dpcm, Musumeci è intento a chiarire le regole da tenere sul territorio siciliano. Egli stesso però fa un appello a Roma:<<chiedo una linea più morbida sui locali>>, confermando però il coprifuoco alle 23 su tutto il territorio regionale.

LA CIRCOLARE:

Rimangono tutti i provvedimenti più restrittivi come ad esempio quello legato alla mobilità: “dalle ore 23 alle ore 5 del giorno successivo sono limitati gli spostamenti con ogni mezzo, ad eccezione degli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o d’urgenza, per motivi di salute, ovvero per il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”.

Linea più dura rispetto al resto d’Italia anche per i trasporti: “Nel rispetto delle misure di carattere sanitario finalizzate alla prevenzione e al contenimento dell’infezione da Covid-19 di cui alle disposizioni nazionali vigenti in materia, per il servizio di trasporto pubblico locale di linee urbane ed extraurbane su gomma è consentita l’occupazione del 50% dei posti a sedere e in piedi per i quali il mezzo è omologato. In ogni caso deve essere assicurato il distanziamento interpersonale di almeno un metro come previsto dalle vigenti disposizioni.

Inoltre, specifica che le limitazioni “si applicano anche al Trasporto Pubblico Regionale/Locale di linea ferroviario, automobilistico extraurbano nonché al Trasporto Pubblico non di linea e servizi autorizzati (taxi, noleggio con conducente, noleggio senza conducente, sia automobilistico che bus, autobus ai fini turisti), al trasporto pubblico funiviario e scolastico”.

Anche in Sicilia, invece, la ristorazione è ora consentita fino alle 18 ed “inoltre, per l’asporto e la consegna a domicilio inerenti ai servizi di ristorazione gli spostamenti sono consentiti fino alle ore 24.00”.

La circolare specifica che “nelle giornate domenicali, l’attività di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, compresi i centri commerciali e gli outlet, è consentita fino alle ore 14, ad eccezione di farmacie, edicole e tabaccherie a cui si applica il vigente orario di chiusura”.

Stop anche per piscine, palestre, cinema e teatri. Per questi due settori, però, il governatore Musumeci sarebbe pronto a chiedere al governo nazionale una deroga.

Fra le misure adottate da Musumeci: sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole superiori dell’isola con il contestuale avvio della didattica a distanza e “in relazione alle nuove disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2020, nei limiti percentuali dell’autorizzato ricorso alla didattica in presenza, è attribuita facoltà ai dirigenti scolastici di attivare ogni azione per garantire i servizi scolastici agli studenti disabili o portatori di bisogni speciali ovvero per assicurare la continuità dell’azione formativa in caso di particolari e limitate situazioni di contesto, derivanti da motivate difficoltà di ordine tecnico-informatico e/o organizzativo”.

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