Dopo la sbornia di tamponi, esiti, spostamenti e rinvii a cui si è assistito ieri, i tifosi si chiedono adesso cosa succederà.
Il Palermo ha davanti a se tre partite nei prossimi dieci giorni e se Catanzaro è l’imminenza più vicina da risolvere, bisogna capire cosa prevedono i protocolli sportivi in casi del genere.
Abbiamo provato a capirci di più ma in Lega Pro, una situazione del genere non sembra ancora contemplata. In Serie A c’è l’esempio del Genoa, a cui rinviarono la gara immediatamente successiva ma poi ebbero la pausa per la Nazionale che ampliò la finestra di attesa. Stiamo parlando di una situazione in cui non sia contagiato 1 o 2 giocatori ma un’intero gruppo, ben dieci componenti del gruppo squadra, con l’augurio che il numero resti tale.
Il gruppo di giocatori negativi, in isolamento, potrà continuare ad allenarsi mentre i calciatori positivi dovranno restare in quarantena per 10 giorni prima di effettuare nuovi test e poter tornare disponibili. Salvo complicazioni, ovviamente.
Se dovessimo seguire i protocolli canonici per la gente comune, in caso di contatto con soggetti positivi sarebbe necessario un periodo di isolamento di 10 giorni accompagnato poi da un esame sierologico negativo. Vediamo meglio.

Le indicazioni sulla durata e il termine dell’isolamento e della quarantena previste dal Ministero della Salute recitano:

  • 1) ASINTOMATICI – “Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale va eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test)”.
  • 2) SINTOMATICI – “Le persone sintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).
  • 3) CONTATTI STRETTI – “I contatti stretti di casi con infezione confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno”.
  • 4) CASI POSITIVI A LUNGO TERMINE – “Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi”.

E i calciatori? Sappiamo che in Serie A “qualora, in un arco temporale di sette giorni consecutivi di calendario dieci o più calciatori del Club – ai quali sia stato assegnato il numero di maglia dovessero risultare positivi al virus SARS-CoV-2, il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A disporrà automaticamente il rinvio della prima gara utile nel quale sarà impegnato il club, che sarà riprogrammata in una data stabilita insindacabilmente dal presidente stesso… Per tutte le gare successive il club, anche nell’ipotesi in cui vi sia la positività di dieci o più calciatori (insorta nell’arco temporale di sette giorni), dovrà disputare tutte le suddette gare nell’ipotesi in cui disponga di tredici calciatori”.
In Serie C si brancola un po’ nel buio e sarà la Lega Pro a doversi pronunciare in merito al futuro delle gare del Palermo, tenendo presente comunque che l’Asp di Palermo ha ordinato l’immediato isolamento di tutti i soggetti. Alla luce di questa disposizione sembra improbabile che i rosanero fra soli 4 giorni possano scendere in campo a Catanzaro. O perchè potrebbero chiedere il rinvio sfruttando il jolly concesso dal regolamento o perchè potrebbe intervenire l’Asp con un nuovo provvedimento.

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