Palermo

Che io legga, o che io ascolti, percepisco non a torto un’atmosfera cupa intorno al Palermo. Ci sono questioni, dietro le quinte, questioni di soldi e di budget che sono pronte ad esplodere sulla bocca del palermitano, del tifoso medio, nel caso in cui il campo non dovesse dare le risposte che tutti si aspettano. Perchè il calcio è una questione di soldi prima, e di cuore poi, e quando le cose sul terreno di gioco vanno male, il popolo scaraventa la sua ira sui “misteri” delle casse societarie.

Il budget, quello del Palermo, predica fin dall’inizio di questa stagione 6,7 milioni di euro. Soldi, da spendere dove? Da versare dove? La voglia di fare chiarezza, ci spinge a ritornare indietro di qualche mese, quando Mirri e Sagramola parlarono in conferenza stampa spiegando che il budget a disposizione per questo campionato corrispondeva alla cifra sopra indicata. Sembrava un concetto semplice, ossia che i 6,7 milioni servivano per coprire tutte le spese stagionali: trasferte, stipendi, e chi più ne ha più ne metta. Invece, è successo che la parola budget è stata accostata erroneamente al termine “mercato”. In che senso? Qualcuno pensava, e pensa tutt’ora, che questi soldi dovessero essere devoluti totalmente all’acquisto di nuovi calciatori, ma non è assolutamente così. Le finanze a disposizione servono per coprire l’intero campionato di Serie C, ingaggi compresi e quindi, in questo senso, mercato.

La società, molto chiara prima e taciturna poi, non ha spiegato chiaramente che l’obiettivo o la finalità del budget non è mai stato quello di comprare calciatori (per comprare si intende impossessarsi al 100% del cartellino di un giocatore). Perchè non lo ha mai fatto? Forse perchè credeva che fosse ovvio oppure non necessario augurandosi che i risultati del campo facessero passare in secondo piano questioni del genere.

Perchè a quel punto, poco importa della modalità di acquisto di un giocatore. O forse, ipotesi più probabile, perché in serie C difficilmente si spendono soldi per i tesserini. Lo dice la storia di quasi tutti i club di terza serie.

Cosa c’è di male nel modus operandi del club? Assolutamente nulla. Solo un vuoto dal punto di vista comunicativo che, da informazioni raccolte dalla nostra redazione, conta di essere colmato quanto prima. Non c’è nulla di sbagliato nel prendere giocatori in prestito o svincolati, anzi, è una mossa intelligente. I gol non li fanno i soldi e per gli assist vale la stessa cosa. Ergo, di criticabile c’è solo l’equivoco che si è creato e l’errore in cui è incappato il tifoso che, di conseguenza,si è creato delle fallaci aspettative. Del resto, quante delle squadre più forti che negli ultimi anni hanno vinto la Serie C (o comunque hanno rischiato di vincerla) hanno davvero comprato calciatori? Poche in realtà, come ad esempio il Monza che ha alle spalle tale Berlusconi.

Cosa significa questo? Che il comportamento messo in campo dalla società fino a questo momento, è tutt’altro che contestabile. E’ mancata, tuttavia, un’informazione chiarificatrice. E questa è una novità. Si poteva, specificare meglio che il budget serviva per tutto non solo per acquistare calciatori, perchè molti tifosi non lo hanno capito e per avere conferma di ciò leggere alcuni commenti social. Non dimentichiamo, tuttavia, che il monte ingaggi del Palermo è fra i più alti della Serie C.

Con questo articolo chiarificatorio, abbiamo voluto mettere da parte ogni dubbio e critica relativa al budget rosanero e la sua destinazione. Dopo le sconfitte credetevi allenatori e contestate le scelte di campo, perchè questo ha più senso. Gettarsi sul “portafogli” degli altri è facile ma sbagliato, perchè la società sta agendo come deve, come è nella normalità delle cose, ma non lo ha sottolineato con forza fin dall’inizio.  I campionati si perdono e si vincono con o senza soldi. Questo non esclude che si può prendere un bomber di valore per semplificare le cose…

2 Commenti

    • Mirri aveva specificato che i 7 milioni erano per rinforzare la squadra, inoltre come qualsiasi società calcistica per le spese ordinarie utilizzino i fondi che arrivano da sponsor e tv.
      Per concludere nel calcio attuale senza soldi non si vince e la dimostrazione sono il Monza e la Reggina che con un capitale importante investito per rinforzare la squadra hanno stravinto il torneo.

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