E’ successo il 24 febbraio scorso in un locale a Terrasini, provincia di Palermo, giorno in cui perse la vita Paolo La Rosa, 21 anni. Per i carabinieri è stato facilissimo ricostruire la vicenda a causa dei diversi testimoni oculari e  per mezzo di messaggi whatsapp che limpidamente affermano: “minchia per una minchiata, picciotti….a sangue freddo..non ci ha pensato nemmeno un secondo, ma cosa ha nel cervello? Me lo sono visto morire davanti quel ragazzo, poveretto tutte le budella di fuori…”.

Questi, stando alle indagini, sono i messaggi scambiati da testimoni che quella sera hanno assistito a tale scena sconcertante. A quanto sembra, il processo di tale omicidio sarà celebrato senza passare all’udienza preliminare e quindi si accorceranno grandemente i tempi. A causa di un rissa fra il buttafuori del locale e Paolo, si sarebbero immischiate altre persone fino ad arrivare al gesto fatale.

Un’altra testimonianza di audio whatsapp dichiara: “arrivò sto Paolo La Rosa e andò ad acchiappare subito Filippo..gli va dare quattro pugni in faccia a Filippo, ha uscito quel coltello picciotti, e gli ha tagliato la giugulare a giro a giro, due coltellate nella pancia”.

Una vera e propria rivolta a Cinisi per cui diversi testimoni, hanno chiesto giustizia alla vittima. E’ stata contestata a Filippo  anche un’altra vicenda che ha causato un morto, il 7 settembre dell’anno scorso sulla spiaggia di Magaggiari.

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