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A pochi giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza del Governatore che prevedeva lo sgombero totale di tutti gli hotspot dell’isola siciliana, il governo centrale decide di rispondere impugnando il documento. Secondo Roma infatti, il presidente siciliano è andato ben oltre le sue competenze che invece spetterebbero al ministro dell’Interno.

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Inoltre, dalle ispezioni fatte ieri dagli investigatori inviati da Musumeci, i risultati sono preoccupanti: mancanza di disinfettante per le mani, noncuranza nell’utilizzo della mascherina all’interno dei locali.

Nel frattempo però Musumeci non intende fare un passo indietro:esorta i prefetti a dare esecuzione all’ordinanza. Egli dichiara:”Vorrei evitare di ricorrere alla magistratura. Io sto cercando di esercitare il mio legittimo diritto, credo nelle istituzioni ed io rappresento la più grande regione d’Italia. Una regione che non ce la fa più a subire l’indifferenza del governo“.

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Nel documento di diffida alle Prefetture inoltre, sottolinea di illustrare il crono-programma riguardo lo svuotamento degli hotspot a causa della difficile situazione in cui sono costretti a vivere gli extracomunitari.

Nel frattempo quindi, si attende una risposta da chi di dovere e nel caso in cui la risposta fosse il silenzio, il Governatore dichiara: “Ci troveremo di fronte ad una grave omissione da parte del Ministero dell’Interno. Perché la mia ordinanza non è stata impugnata entro le 48 ore?“.

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