Dopo l’ultima ordinanza emanata dal Presidente della Regione Nello Musumeci, l’attenzione mediatica si è spostata su tutti i centri di prima accoglienza presenti nell’isola e la necessità da parte del governatore di sgomberarli per via di una vera e propria emergenza sanitaria: si è innalzato un polverone su di chi fosse la reale competenza per effettuare tale operazione.
Musumeci: “Rispetto per la Sicilia. Io sono stato a Lampedusa…”
Dopo mesi di attesa di un’eventuale presa di posizione sull’emergenza migratoria da parte del governo centrale, Musumeci decide, forse con azzardo, di prendere posizione stilando l’ordinanza pubblicata ieri.
Il Presidente della Regione, aspettava un intervento da parte di Roma schierasse come la proclamazione dello stato di emergenza sanitaria o ancora, che il Presidente del Consiglio avvertisse Bruxelles per il trasferimento dei migranti in varie parti dell’Europa.
Musumeci e il pugno duro sull’immigrazione: ecco la nuova ordinanza
E’ proprio di fronte a tutto ciò che non è accaduto che Musumeci ha voluto attuare un’ordinanza che potesse risolvere, seppure in maniera impropria giuridicamente, almeno fino al 10 settembre 2020 l’emergenza sanitaria siciliana.
Il problema sorto dopo la pubblicazione del documento è: a chi tocca eseguire lo sgombero? E soprattutto, Roma impugnerà tale provvedimento?
In attesa di ulteriori aggiornamenti, ritenuta non valida da parte del Viminale l’applicazione dell’ordinanza, si attende quindi di capire quale sarà il destino della Sicilia. Da un lato abbandonata a gestire una situazione più grande di sé da sola, senza il supporto delle altre regioni, e dall’altro al centro da mesi dei flussi migratori.
Il dibattito politico si accende e in mezzo a questo a pagare forse ci sono persone ignare, innocenti, che subiscono. Oppure seguendo un’altra linea di pensiero un’emergenza sanitaria sempre più grave pronta ad esplodere, con i contagi in aumento. Quanto incidono davvero i migranti?
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