Rosa, il Comune potrà essere sponsor: oggi voto in aula sull’uso dello stadio.
Accordo possibile. Il Comune di Palermo potrebbe essere sponsor della squadra per un periodo di due anni. Il club rosa si impegnerebbe a fornire servizi e attività sociali per la città.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola
Potrebbe essere un accordo di due anni rinnovabili e compensare, insieme a una serie controprestazioni sociali, fino a metà dei 341mila euro del canone annuale della discordia.
Inizia così l’articolo di Tullio Filippone che sottolinea come l’ipotesi sponsorizzazione da parte del Comune che sembrava tramontata per una legge del 2010, torna in auge grazie ad una nuova legge dello scorso anno che potrà consentire di scrivere il nome sulle maglie dietro la realizzazione di una serie di attività sociali: dalle iniziative nelle borgate ai posti per le scuole, dal raddoppio dei posti per i disabili alla disponibilità del “Barbera” per la finalissima del torneo dei quartieri. E si pensa anche di estendere questo tipo di sponsorizzazione anche ad altri sport come basket e pallanuoto.
Stamattina inizierà la discussione in aula, ma non è da escludere che il voto finale possa slittare a domani, se non a sabato, scrive Filippone che riporta le dichiarazioni di esponenti della maggioranza e dell’opposizione.
Rebus «Barbera», pubblicità abusiva
Il consigliere di Sinistra Comune Marcello Susinno: “La sponsorizzazione non solo si può fare, ma sembra l’unica strada percorribile“.
Il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo: “La delibera poteva essere fatta meglio e siamo in una corsa contro il tempo ma nessuno vuole ostacolare la società e oggi o al massimo domani dobbiamo chiudere questa vicenda“.
C’è anche sul tavolo il nodo pubblicità: “In linea di massima le opposizioni sono favorevoli e nessuno contesta che la società possa utilizzare questi pannelli per la pubblicità, purché siano autorizzati dagli uffici secondo la legge“, dice ancora il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo.
Tanti i candidati. Il Palermo studia il profilo giusto
Ma c’è anche la proposta avanzata dal capo di gabinetto Sergio Pollicita, una sorta di clausola su un ” canone mobile”, rispetto alle evoluzioni della pandemia. Cioè il canone dovuto si ridurrebbe se, per ragioni di sicurezza e distanziamento, il Palermo non dovesse disporre di tutti e 36mila i posti dello stadio, scrive Filippone che puntualizza come in questo caso sarebbe necessaria una nuova valutazione da parte dei tecnici del comune.
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