I quattro arresti della polizia per tentato omicidio aggravato dai futili motivi.
La rissa fra ragazzi a Valdesi: «Non si volevano fermare».
Il racconto di un testimone: «Siamo andati davanti alla gelateria, eravamo convinti che la lite sarebbe finita perché c’erano adulti».
Sangue e coltellate. Uno dei feriti strappato alla morte grazie all’intervento dei medici di Villa Sofia.

Questi i titoli del Giornale di Sicilia, oggi in edicola, nell’articolo di Virgilio Fagone che riporta le parole di alcuni protagonisti e testimon della rissa scoppiata il 6 giugno e che ha condotto all’arresto di 4 giovani (3 adulti ai domiciliari, un minorenne in carcere).
Una lite scoppiata per motivi stupidi e banali, che inizia in zona Colapesce e finisce a Valdesi davanti la gelateria dove un gruppetto si era rifugiato sperando che la presenza di tanta gente adulta potesse scoraggiare gli aggressori.
La lite per motivi da nulla sfociata in una maxi-rissa solo per un miracolo non ha avuto tragiche conseguenze: uno dei feriti, infatti, è stato strappato alla morte grazie all’intervento dei medici dell’area di emergenza di Villa Sofia, scrive Fagone che raccolgie le parole di due testimoni:
“Il gruppo in cui c’era quel ragazzo biondo si è avvicinato a noi e ci ha preso a calci e pugni. Abbiamo tentato di togliere gli amici dalle mani degli aggressori quando ho notato dapprima un ragazzo con una camicia di colore bianco, di carnagione mulatta e con barba scura passare un coltello di piccole dimensioni ad un altro ragazzo dello stesso gruppo che indossava una maglia di colore nero ed una felpa legata in vita che con quel coltello in mano ho visto avventarsi contro un giovane e colpirlo al fianco destro. A seguito di ciò notavo che il ragazzo sanguinava vistosamente dal fianco destro. A quel punto mi defilavo leggermente minacciando di chiamare la polizia, quindi notavo che il ragazzo che aveva inferto la coltellata consegnava il coltello nuovamente allo stesso ragazzo con la camicia bianca dal quale lo aveva ricevuto poco prima invitandolo a nasconderlo. Quindi avvertite le mie parole, gli aggressori ci minacciavano dicendo che la cosa non sarebbe finita qui e si dileguavano. Nel frattempo notavo che anche un altro giovane era stato ferito sulla schiena….

Uno dei nostri compagni, voleva parlare con il gruppo di quei ragazzi con cui i miei amici avevano avuto a che dire, con l’intenzione di chiarire l’accaduto. Da lì è nata una discussione
animata e dalle voci si è arrivato a un diverbio tra un ragazzo con un giubbotto giallo, molto basso, ha dato un pugno a… il quale per reazione lo ha spinto e lo ha fatto cadere. Da quel momento, dopo la reazione, notavo altri ragazzi, almeno due, che si avventano contro… gli salgono di sopra . Lo scontro è durato pochi attimi e io e i miei amici siamo andati davanti alla gelateria convinti che la lite non sarebbe continuata per la presenza di adulti. Preciso che dopo averci raccontato della lite avvenuta a Colapesce … è andato via e non era presente nelle fasi successive. Mentre stazionavamo davanti alla gelateria siamo stati raggiunti da un gruppo di ragazzi, quelli della lite precedente e altri. Immediatamente siamo stati aggrediti, io ho ricevuto uno schiaffo al volto da un ragazzo più alto di me, molto magro con capelli molto corti, credo chiari e indossava un giubbotto blu, io avevo dei caschi al braccio e mi sono difeso coprendomi il volto con i caschi”

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