L’ultima bufera non complica i piani. Pagliara: Sigi a posto, si va avanti.

Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola, nell’articolo di Concetto Mannisi.

Adesso la paura c’è. Inutile nasconderlo.
L’articolo puntualizza il clima sospeso che si respira a Catania dove sebbene il presidente designato Pagliara prova a rassicurare precisando che l’arresto del commercialista della Sigi non compromette nulla dall’altro convoca una nuova assemblea in cui bisognerà vagliare fatti e circostanze, e in cui bisognerà verificare quanti e quali soci saranno realmente intenzionati a portare avanti il progetto, investendo altre risorse e coinvolgendo ulteriori figure, che in effetti ci sono già e che hanno confermato la loro disponibilità

Insomma la Sigi conferma il suo investimento ma, scrive Mannisi, nelle ultime ore hanno preso a circolare anche altri nomi. Non ultimo quello di Joe Tacopina, patron del Venezia, che pare abbia chiesto informazioni dettagliate sul club e su Torre del Grifo. Che questo sia propedeutico alla partecipazione al bando, beh, nessuno può garantirlo, ma di sicuro il magnate americano un occhio ai piedi dell’Etna lo ha buttato.

Il rischio comunque rimane e una eventuale alternativa potrebbe essere quella di investire sul titolo della Sicula Leonzio che il patron Leonardi ha messo in vendita. Pare che Leonardi di abboccamenti ne abbia avuti diversi, ma ancora non sono emersi i nomi dei possibili acquirenti. Da questi si è comunque sfilato Giovanni Alì, patron di Troina e Acireale, scrive Mannisi in conclusione di articolo.
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