Si tratta di una rivoluzione senza precedenti che si intreccia con più ambiti: mobilità, movida, agevolazioni fiscali. Palermo avrà un aspetto totalmente nuovo e le sue strade verranno cambiate con la creazione di una settantina di aree pedonali.

L’obiettivo è poi quello di estendere di circa il 50 %, come riporta il Giornale di Sicilia, l’occupazione del suolo pubblico per pub e ristoranti notturni, che movimentano la movida palermitana. Il tutto va aggiunto anche a sospensione e tagli delle imposte locali.

Ne parla il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Si tratta di un piano allo stesso tempo semplice e complesso, ambizioso e realistico che nasce da uno sforzo collettivo di tutta la macchina comunale, sia nella sua parte politica, sia nella sua parte amministrativa e dirigenziale. Un piano che speriamo, entro pochi giorni, potrà dare risposte concrete ad alcune fra le categorie economiche più violentemente colpite dalla crisi.

Un piano per il quale – aggiunge – contiamo sulla collaborazione massima di tutta la nostra comunità, dal consiglio comunale alle associazioni di categoria, ai singoli esercenti che saranno poi i beneficiari diretti dei provvedimenti“.

L’elenco di quelle che saranno le isole pedonali è noto soltanto a metà e dovrebbe riguardare soprattutto periferie e borgate marinare: da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari, passando per Uditore, Brancaccio, Baida, Molara, Zisa, Guadagna, Danisinni, oltre alle isole pedonali già programmate nel centro storico, fra le quali la Vucciria.

L’altra metà, non ancora nota riguarda diverse strade del centro e lì sorgono diversi nodi da sciogliere, un caso su tutti rappresentano via La Lumia. Per il momento le aree che diventeranno isole pedonali in centro saranno piazza Sturzo, una parte di via Marconi e la zona di via Isidoro Carini.

La novità più grande per locali e pub è la velocità d’azione con cui il Comune potrebbe intervenire: se tutti i requisiti sono rispettati, il locale potrà essere ampliato, senza attendere risposta dal Suap, altrimenti bisognerà aspettare i tempi tecnici di verifica e in quel caso passano almeno 30 giorni. Dunque, già dalla prossima settimana, in città potrebbero vedersi i primi locali con spazi all’esterno più estesi.

L’ultimo punto riguarda la fiscalità, come afferma Orlando, dal Giornale di Sicilia: “Il piano vuole utilizzare, al massimo consentito dalla legge, tutte le possibili esenzioni ed agevolazioni per tutte le attività economiche legate alla fiscalità locale“.

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