La decisione del governo italiano (dal 3 giugno) e di quello spagnolo (da inizio luglio) di riaprire ai turisti senza obbligarli alla quarantena non è piaciuta a Parigi ed a Bruxelles, che accusano i due stati di aver proceduto in maniera autonoma senza consultare gli altri paesi.
Sembra che all’interno dell’Unione Europea sia iniziata una corsa ad accaparrasi i turisti in questa delicata estate del 2020.
Per ricucire eventuali tensioni, convocata per oggi pomeriggio una videoconferenza.
Le lamentele maggiori arrivano dal governo francese che tuttavia è quello che ha stretto un accordo bilaterale con quello britannico per dare vita ad un corridoi turistico fra i due paesi!
Il ministro degli Interni francese, Christophe Castaner, ribadisce la necessità “di avere una discussione congiunta a livello europeo, in particolare a livello di zona Schengen”.
Il governo belga invece lamenta una certa superficialità della decisione,ritenendo che sia ancora troppo presto per riaprire i confini in maniera indiscriminata.
La Germania invece ribadisce di voler allentare i confini con Francia, Austria e Svizzera a partire dal 15 giugno e si augura che lo stesso facciano Polonia e Repubblica Ceca, per favorire il libero flusso di turisti e merci.
Qualche giorno fa il Governo Europeo aveva invitato tutti i paesi a riaprire i confini interni all’Europa raccomandando al contempo di vigilare su quelli con i paesi esterni all’Europa stessa, per evitare una seconda ondata di contagi da coronavirus.
Il turismo ha un valore fondamentale per l’economia dell’Unione Europea, aggirandosi intorno al 10% del Pil con punte del 230% in alcune nazioni del sud.
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