A prescindere dalle considerazioni sulla esistenza ad oggi (con terapie intensive semivuote) della sussistenza della emergenza Covid-19, sorge una domanda:

Lo stato di emergenza pubblicato in Gazzetta ufficiale il 31 Gennaio 2020 è stato prorogato in sordina?

Premesso che:

– lo stato di emergenza, previsto dal decreto legislativo che ha riformato la protezione civile nel 2018, è fissato per un massimo di 12 mesi prorogabili ulteriori 12 (quindi teoricamente fino al 31 Gennaio 2022).

– che non sarebbe necessario un Decreto Legge (sottoposto a ratifica del parlamento prima della scadenza fissata il 31 Luglio) ma una semplice proroga per Decreto del Consiglio dei Ministri.

Sembrerebbe che nel Decreto «Rilancio» il governo voglia fare passare in sordina una proroga dello stato di emergenza nazionale tra l’altro legandola ad altre misure economiche presenti nel decreto.

La bozza di decreto infatti all’art.16 dice:

Art. 16

Proroga dei termini previsti per la scadenza degli stati di emergenza e delle contabilità

speciali

1. I termini di scadenza degli stati di emergenza dichiarati ai sensi dell’articolo 24, del

decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e delle contabilità speciali di cui all’articolo 27, del

medesimo decreto legislativo n. 1 del 2018, in scadenza entro il 31 luglio 2020 e non più

prorogabili ai sensi della normativa vigente, sono prorogati per ulteriori sei mesi.

2. Dal presente articolo non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Alle

attività connesse alle proroghe di cui al comma 1 si provvede nell’ambito delle risorse già

stanziate a legislazione vigente per i relativi stati di emergenza.

Dunque dal testo si evincerebbe essere prorogato lo stato di emergenza di sei mesi per tutti gli stati di emergenza ) in scadenza entro il 31 luglio 2020 e non più prorogabili ai sensi della normativa vigente. Quello per l’emergenza covid-19 infatti non è l’unico ce ne sono diversi in diverse regioni: Emilia, Piemonte, Molise e Veneto e che non sarebbero più prorogabili.

Lo stato di emergenza del Covid-19 è però prorogabile di altri 6 mesi e ulteriori 12 quindi non tra quelli “non prorogabili” . Dunque quanto previsto nella bozza di decreto non parrebbe applicabile all’emergenza nazionale in atto. La proroga dell’emergenza Covid-19 tra l’atro potrebbe avvenire con una semplice delibera del Consiglio dei ministri, non servirebbe un decreto legge.

Tuttavia a guardare i piani del governo su quella che i media chiamano la “nuova normalità”. La proroga dello stato di emergenza sembrerebbe scontata e se si forza l’interpretazione di quanto scritto nella bozza di decreto legge Mal proroga delle emergenze «in scadenza entro il 31 luglio 2020 e non più prorogabili» andrebbe cioè intesa nel senso che sono prorogate sia le emergenze in scadenza entro il 31 luglio 2021 sia quelle non più prorogabili.

Se cosi fosse, a mio modesto avviso, oltre ad arrivare “a sorpresa” si configurerebbe un serio pericolo di deriva autoritaria che sarebbe comunque opportuno prima discutere democraticamente a livello istituzionale, magari limitandolo nei modi al rispetto dei diritti costituzionali (evitando il “diritto tiranno” di cui parla la Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia).

Nulla è più definitivo del provvisorio? Sarà questa la “nuova normalità” anche a livello istituzionale?

La domanda sembra legittima, il tempo ci dirà qual è la risposta.

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