Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, è intervenuto in Commissione Affari Costituzionali per rispondere agli ipotetici sviluppi della fase 2 contro il coronavirus:

“C’è in corso un attento monitoraggio. Ed è previsto un inasprimento delle misure di contenimento in caso di fenomeni che dovessero rimarcare la ripartenza del virus. Misure che, con i giusti comportamenti, tutti ci auguriamo che vengano limitate al massimo e annullate. Su tamponi e test non posso dare elementi, attengono al contenimento del virus. La carenza di tamponi è stata evidenziata verso fine marzo, ora non c’è più. La politica sui tamponi? Ci sono i criteri indicati fin dall’inizio dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e la circolare del 3 aprile del ministero della Salute, che ha la responsabilità della prevenzione. I tamponi vanno fatti con priorità a sanitari, pazienti ospedalizzati e a coloro i quali hanno sintomi.

Fin dall’inizio dell’emergenza sono state riscontrate notevoli difficoltà per reperire i dispositivi di protezione individuali. Da un lato, è mancata una produzione nazionale, dall’altro, la situazione dell’epidemia nel mondo ha bloccato la possibilità per i paesi maggiormente produttori (India, Turchia, Cina, Russia, Romania) di esportare tali prodotti. A questo va aggiunta l’improvvisa chiusura del traffico aereo internazionale dopo la dichiarazione dell’Oms di pandemia, tanto che il Governo ha impiegato i velivoli dell’Aeronautica Militare. Dei 52 contratti, per un valore complessivo di oltre 354 milioni, 22 sono stati trasferiti al Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, per i quali risultano prestazioni ancora da esigere”.

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