Coronavirus

Una coppia di fidanzati palermitana è tornata da Londra a Palermo il 7 aprile. Si sono autodenunciati facendo la registrazione sul portale della Regione e hanno fatto l’isolamento obbligatorio in casa per chi rientra in Sicilia da altre regioni e dall’estero. Aspettavano soltanto di essere convocati dall’Asp per essere sottoposti al tampone, che però non è arrivato dopo quasi un mese. Se arrivava in tempo, già la coppia sarebbe stata “libera” da più di una settimana e invece è rinchiusa ancora in casa.

In un articolo del Giornale di Sicilia la coppia spiega come sono andate le cose: “Ancora non siamo stati contattati e pertanto la nostra quarantena continua. Noi abbiamo contattato tanti numeri dell’Asp per avere informazioni, ma molti non funzionano o non rispondono. Ci hanno anche fornito un indirizzo email dell’Asp ma, da quando sono passate le due settimane obbligatorie di isolamento, abbiamo rispettivamente scritto cinque volte a questo indirizzo ma non abbiamo purtroppo ancora ricevuto nessuna risposta”.

L’Asp spiega che “negli ultimi giorni si è accertato che taluni ritardi nella convocazione erano dovuti ad una erronea compilazione dei dati inseriti dagli utenti al momento della registrazione sul portale. Si invitano i cittadini a fine quarantena non ancora convocati a segnalare la propria situazione all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

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1 commento

  1. Mia figlia è tornata il 31 Marzo da Londra con il fidanzato ma ancora non c’è neanche l’ombra di possibilità di farle fare il tampone, nonostante dopo 14 giorni è entrata in contatto con tutta la sua famiglia, ovviamente non è contagiata ma è obbligata a restare a casa.

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