La fase due comincerà dal 4 Maggio, ma la tentazione di aprire qualcosa già il 27 Aprile è forte, così coe è forte la pressione delle regioni sul Governo nazionale. Uno dei presidenti di regione che vuole vederci chiaro è sicuramente il nostro Nello Musumeci che in un confronto telematico con il Premier Giuseppe Conte, chiede la riapertura anticipata di cantieri stradali e ferroviari e in particolare, se un tale consenso riguarderà poi soltanto quelli pubblici o privati e in che misure di sicurezza.

Da alcune fonti molto vicine alla rinunione, il Presidente del Consiglio avrebbe affermato che “si potrebbe anche optare per una riapertura delle attività il 27 Aprile, ma solo di quelle in grado di rispettare il protocollo di sicurezza. Potremmo essere pronti, ma serve una riflessione, l’obiettivo è chiudere la fase 2 in maniera armonica e senza rischi”. C’è insomma la consapevolezza che le aziende siano in sofferenza, tuttavia non si può trascendere dalla prudenza più assoluta. Niente è ancora ufficiale invece per ciò che riguarda la riapertura dei parchi. Mentre da Roberto Pella e Virginia Raggi, membri della delegazione dei Comuni e dal Presidente dell’Upi Michele De Pasquale sarebbe arrivato il consiglio di utilizzare il modello “Ponte Morandi” per i cantieri.

Anche quella del turismo è una questione delicata. Conte ha riferito che “si farà il possibile per recuperare quello che si è perso, perchè il turismo è il un sentimento di orgoglio nazionale” in risposta a Musumeci che aveva chiesto di aprire alcuni ambiti del settore, almeno quelli che non richiedono assembramenti, come quello naturalistico-ambientale. Nessuna risposta ufficiale al momento. Risulta che da parte del Premier ci sia tutta la volontà di salvaguardare il turismo del paese, anche per dare un forte segnale all’estero. Ma di questo, così come della riapertura di bar e ristoranti se ne parlerà meglio la prossima settimana, con tavoli di confronto specifici.

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