Coronavirus, da oggi riaprono tante attività ma vanno tuttavia evidenziate tante differenze fra regione e regione.
Cartolibrerie, librerie, negozi per bambini e neonati oltre a diverse attività produttive sono pronti per la ripartenza, ma in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna continua il blocco almeno fino al 3 maggio, forse per scongiurare le due feste del 25 aprile e 1 maggio.

Qualcuno può anche pensare che sia l’inizio della fase 2, visto che tante attività rialzeranno le saracinesche.
Vediamo chi potrà riaprire: cartolibrerie, librerie, negozi per bambini e neonati, selvicoltura, manutenzione delle aree forestali, opere idrauliche; le aziende che commerciano in carta e cartone, computer, apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, elettrodomestici, elettronica di consumo audio e video, ferramenta, vernici, vetro, materiale elettrico e termoidraulico , saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini.

Ovviamente dovranno rispettare le norme di sicurezza previste: il distanziamento, l’uso di guanti e mascherine, l’accesso scaglionato dei clienti, in base alle dimensioni dei locali, la disponibilità dei sistemi per la disinfezione delle mani .

Ma non tutte le regioni recepiranno i contenuti del decreto Conte del 10 aprile scorso.

Lombardia e Piemonte, non consentiranno la riapertura di librerie e cartolerie. Se ne riparlerà il 3 maggio. Analogo discorso anche in Emilia Romagna dove sono state confermate le misure ulteriormente restrittive già in vigore e che sarebbero scadute oggi.
E sempre in Emilia Romagna, in previsione delle festività del 25 aprile e primo maggio, si è decisa la riapertura dei supermercati la domenica, per evitare un’eccessiva affluenza negli altri giorni feriali. Ed anche il Veneto segue norme tutte sue: pic nic sì ma solo nel giardino di casa (barbeque senza amici o parenti), portata a due metri la distanza minima per chi è in coda per la spesa. Il raggio di spostamento da casa per l’attività motoria si allarga oltre i 200 metri. Supermercati chiusi anche domenica e festivi.
Insomma sembra proprio che ognuno voglia andare per la sua strada.
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