Quando si dice volere la botte piena e la moglie ubriaca.
L’emergenza coronavirus ha costretto le autorità ad emanare restrizioni e divieti anche drastici.
Il più complicato per la popolazione è sicuramente quello di non uscire da casa se non per motivi indispensabili.
Questo ovviamente ha determinato un crollo anche delle auto che circolano per le strade. E se è un bene per la diffusione dell’epidemia, diventa un male per i bilanci comunali che sulle entrate delle multe possono programmare possibili spese.
Su Palermotoday.it leggiamo infatti che va in difficoltà il bilancio di Palazzo delle Aquile, che aveva messo in conto possibili 54 milioni di euro dalle multe fatte ai cittadini palermitani.
Il comandante della polizia municipale, Vincenzo Messina, segnala “in conseguenza della netta riduzione del parco veicoli in circolazione, una drastica riduzione delle entrate connesse agli introiti contravvenzionali… in atto non quantificabili“.
Gli fa eco il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile: “tutti i provvedimenti di impegno delle spese finanziati con i proventi rivenienti dalle sanzioni al Codice della strada non potranno essere corredati del visto di copertura finanziaria“.

Insomma cari vigili, o ci stiamo a casa e facciamo i bravi oppure usciamo, ci multate e potete fare le spese finanziate con le violazioni al codice. Delle due l’una. Non si può avere tutto….
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