Lo riporta Palermotoday, e dopo il caso di Almaviva, trema adesso un altro colosso come Fincantieri.

Sarebbe infatti stato trovato positivo un operaio di 35 anni che lavora ai cantieri navali: attualmente non avrebbe manifestato alcun sintomo.Due colleghi con i quali l’uomo sarebbe entrato in contatto – un operaio e un capo prodotto – sono stati messi in quarantena in via precauzionale.

Già la preoccupazione per un probabile caso era montata qualche settimana prima, a causa della mancanza di mascherine, in un luogo di lavoro in cui tutti sono ammassati sia negli spogliatoi che sulle navi in lavorazione. Per questo motivo la società aveva disposto la chiusura degli stabilimenti fino al 29 marzo e ferie anticipate per i lavoratori.

Questo caso mette tutti in allarme e presuppone indagini accurate. L’operaio era stato in cantiere dal 9 al 12 marzo sulla nave Windstar, nella zona motore. Potrebbe avere avuto contatti anche con il personale amministrativo in servizio negli uffici.

Ecco la nota della società:

La direzione di stabilimento, in stretto raccordo con le strutture competenti del territorio, ha immediatamente posto in essere quanto previsto dalle procedure di emergenza appositamente predisposte da Fincantieri per questo tipo di eventualità. Individuate le persone che risultano essere state a più stretto contatto, le stesse sono state invitate a rimanere presso il proprio domicilio. Il loro rientro sarà possibile una volta trascorso il periodo di 14 giorni come previsto dalle indicazioni delle autorità sanitarie“.

E sugli spazi che potrebbero essere stati contaminati specifica: “Sono state individuate altresì le aree operative, le aree di servizio e le attrezzature da lavoro sulle quali intervenire con procedure mirate di sanificazione, provvedendo contestualmente alla loro segregazione temporanea. Tali interventi, unitamente a quelli precedentemente posti in essere dall’azienda, non in ultimo la chiusura totale di tutti i suoi stabilimenti in Italia, sono volti alla gestione, alla prevenzione e al contenimento di eventuali casi e rientrano in un più ampio piano di azioni di cui è stata data costante e trasparente informativa, ai lavoratori e ai loro rappresentanti“.

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