All’ex Materno infantile (zona Acquasanta), nasce un polo specialistico per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Palermo e la Sicilia hanno avuto ed hanno ancora tanto tempo in più per attrezzarsi al meglio e fronteggiare in maniera adeguata l’eventuale emergenza che sta investendo l’Italia e l’Europa in queste settimane.
Al sud si attende un incremento dei numeri e per evitare di farsi trovare impreparati una possibile richiesta di posti letto e terapie intensive, alcune strutture sono state trasformate in poli dedicata esclusivamente alle malattie infettive.
E’ il caso dell’Ospedale di Partinico che il direttore generale Faraoni ha destinato tutto al Covid 19, trasferendo altrove gli altri pazienti ed i reparti.
Adesso sarà l’IMI, l’Istituto Materno Infantile che verrà adattato a reparto specialistico per le malattie infettive. Paradossalmente non ci sarà bisogno di cambiare denominazione perchè adesso IMI starà a significare Istituto Malattie Infettive ed avrà la capacità di ospitare ben 50 posti letto.
Sarà cura del Policlinico di Palermo e dunque dell’Università, ristrutturare i locali prima possibile.
Le stanze che prima ospitavano i reparti di ginecologia e ostetricia, chirurgia pediatrica e neonatologia, saranno trasformate in reparti adatti ad
ospitare (in biocontenimento) i pazienti affetti da patologie infettive come nel caso del covid-19.
50 posti in tutto: in parte per terapie intensive, altre per semplici degenze.
Nel dettaglio, si legge anche sul Giornale di Sicilia, saranno acquistati diciannove ventilatori da rianimazione con le relative stazioni di monitoraggio, tredici letti di nuova generazione per la terapia intensiva, sedici macchine per la ventilazione non invasiva e i relativi monitor per il controllo dei parametri vitali, due ventilatori neonatali e tre ecografi portatili: forniture per tre milioni di euro.
Finchè non sarà completata la ristrutturazione, il Policlinico attrezzerà il reparto di Uroligia di via del Vespro ad accogliere eventuali pazienti positivi.
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