Che la situazione a Catania non fosse delle più floride, era evidente a tutti, anche a non addetti ai lavori, ma la conferma oggi arriva anche dall’interno, dalle parole dell’amministratore delegato del Catania Giuseppe Di Natale che ha parlato ai microfoni di Corner su Telecolor della situazione difficile che vive la società etnea.

Ecco le sue dichiarazioni:

Ho trovato una situazione estremamente complessa, il bilancio l’avete visto tutti. Stiamo provando a fare dei tentativi per risolvere i problemi. Sono tentativi ancora da portare a termine, non possiamo illudere nessuno. Non sappiamo se riusciremo nel nostro intento. Ci sono diverse trattative per la cessione del club. Di base, abbiamo superato il primo step che sono stati i pagamenti del 16 febbraio. Io lavoro venti ore al giorno anche a scapito della mia salute, ma lavoro volentieri perché ho la consapevolezza che c’è tantissimo lavoro da fare.

Corriamo tanti rischi che non posso e non voglio nascondere a nessuno. Il termine fallimento non lo voglio utilizzare, o si interviene nell’immediato oppure questi rischi potrebbero concretizzarsi. I rimedi correttivi possono essere gli aumenti di capitale, transizioni societarie, ingresso di nuovi soci, ingresso di sponsor. Si tratta di ipotesi a tutti gli effetti. Una possibilità come tutte le altre può essere la cessione della società. Non mi sento di escludere o di includere nessuna delle ipotesi. Ripeto, la situazione è estremamente complessa”.

Unica nota positiva in questo senso è sicuramente il gruppo che si è ricompattato intorno alla figura di Lucarelli e che ha anche ottenuto ottimi risultati e che ha in parte ricucito il rapporto con la piazza:

Il mio rapporto con Lucarelli è straordinario, ho trovato un ottimo gruppo dal punto di vista professionale sia come staff tecnico sia come calciatori. Ritengo che questa striscia di risultati sia legata al fatto che l’ambiente si è ricompattato, io non credo nelle coincidenze.
La vittoria con la Vibonese è tra le più belle perché è arrivata con un assetto di gioco oltre che col gol nel finale. Merito del nostro mister che con i cambi è riuscito a sistemare la squadra a livello tattico adattando la squadra alle modifiche dell’avversario”.

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