Palermo - Silipo

Tante stelle nel cielo sopra il Barbera. Anche di pomeriggio, dove a brillare non sono i soliti giocatori che ti aspetti. Non è Ricciardo, il bomber che doveva spaccare il campionato, che doveva superare i gol della scorsa stagione. Non è Sforzini, chiamato a sostituire Ricciardo, carico dal buon momento di forma che ha affrontato ultimamente.

A Pergolizzi questo piace: il trovarsi in difficoltà. Si affida alle certezze ma è certo di avere tanta qualità alle sue spalle in panchina. E allora decide di rinnovare l’attacco. Toglie Felici, in calo da un po’ di partite e forse con la consapevolezza di avere i minuti contati. Un cambio che vede entrare Silipo al suo posto. Si diverte e sa divertire con la palla, e poi ti sa mettere all’angolino dei gol tutt’altro che semplici. Solo gol belli per lui da quando è arrivato: “come Dybala”, ha detto qualcuno. E’ bello come fa rivitalizzare i quasi 17mila del Barbera, che piano piano stavano entrando in ansia. E un certo Mascara stava per rubare un punto prezioso, dopo che la Nord gli ha lasciato parole non di tutto rispetto.

Il catenaccio si deve chiudere per forza, anche perchè a Torre Annunziata stava recuperando terreno. Forse un po’ a sorpresa esce Sforzini, che voleva approfittare di qualche altro golletto prima del ritorno di Ricciardo. Entra Lucca, un altro dei ‘giovinotti’ adottati da Pelagotti. Una palla dentro da spingere in porta è il suo debutto da sogno, che quest’anno al Barbera stanno fioccando. E pure stava per farne un altro. Ma ci sta benissimo che puoi sfiorare il palo al limite dell’area: il tuo l’hai fatto, puoi stare tranquillo. Palermo ti ha accolto a braccia aperte. Si aprono anche le ali per la Serie C.

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