Ricciardo fuori almeno un mese: lesione di primo grado al tendine della coscia destra.
“A Ragusa non sarà una vacanza. Bisogna far valere le nostre qualità tecniche. Mi sento bene e sono pronto a contribuire alla promozione in serie C”.

Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.

Non segna da una vita e ha dovuto ingoiare amaro, sopportando un durissimo infortunio e critiche per il rigore fallito contro il Troina.
Inizia così l’intervista di Salvatore Geraci con l’attaccante rosanero Sforzini che con l’infortunio di Ricciardo è il candidato principale a supportare il peso dell’attacco del Palermo. Una prima parte in rosanero costellata da tanti infortuni: naso rotto e perone fratturato. Ora è pronto per dare una mano alla squadra.

Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista che potete trovare integralmente sul Corriere dello Sport in edicola:
“Penso a come sarebbe stata la mia carriera senza infortuni. ..Un giorno mio padre mi rimproverò perché andavo male a scuola: “Con il calcio è finita!”, la sua minaccia. Ero disperato, non immaginavo di poterne fare a meno. In momenti critici, si pensa di gridare: «Basta!. Ma, quando al calcio dedichi tutto te stesso, la voglia di riemergere resta sempre più forte di quella di mollare.. voglio saldare un debito con Palermo che mi sta regalando più di quanto non abbia dato… Mio figlio Marcello, sei anni, dopo il rigore fallito col Troina mi ha detto “Papà nel calcio, come nella vita, a volte si vince e a volte si perde”.
Centravanti come noi vanno serviti in un certo modo. Non siamo Messi che prende palla, scarta, dribbla e la mette all’incrocio…
Floriano? Fortissimo, si è inserito alla grande. Mi ricorda Miccoli con le sue accelerazioni, le giocate imprevedibili, il tiro. Da categorie superiori…Le critiche sul web per Pergolizzi e la società? La mattina, chi si alza diventa blogger e giornalista e scrive di Palermo e di altro. Se si corre dietro a tutti si impazzisce…”

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