Questo fine settimana risponderà a tante domande per il Palermo: importante sarà la sfida con il Roccella al Barbera. A riguardo ne ha parlato il capitano, nonché portiere dei calabresi Tommaso Scuffia, a “Diretta Stadio” su Gold 78:

Per domenica, l’umore in squadra è molto alto, la partita si carica da sola. Siamo abbastanza fiduciosi e sappiamo che non sarà facile ma ce la giocheremo fino alla fine. Al Barbera non faremo catenaccio, lo assicuro. Ce la siamo giocata con tutti, e anche domenica prossima andremo a viso aperto. All’andata è stata una partita equilibrata (2-0 con Doda e Ambro marcatori, ndr): i gol che abbiamo subito sono nati da errori individuali. Sarà un onore giocare in uno stadio che ha ospitato la Serie A e il grande calcio. Forse ai più giovani tremeranno un po’ le gambe ma non penso ci saranno tanti problemi in generale.

Penso che la lotta in campionato è tra Savoia e Palermo: le altre sono ormai staccate di molti punti. Ho notato che nelle ultime 9 partite, il Palermo ha fatto 15 punti, mentre il Savoia tutt’altro. Però penso che i rosa hanno la marcia in più per la vittoria finale.

Segnamo e subiamo poco? Abbiamo avuto problemi in attacco segnando solo 12 gol, e sono pochi. Con i nuovi innesti però nelle ultime due abbiamo segnato 4 gol. Con la difesa, il mister ci lavora spesso: abbiamo ottimi laterali. Di questo si basa il nostro fortino.

Partiremo sabato e dormiremo a Palermo. Le trasferte in Campania e Sicilia sono tutte rognose perchè c’è ogni volta il lungo viaggio da affrontare. Stiamo preparando la partita come tutte le altre. Credo sia controproducente prepararla diversamente, visto che affronteremo la prima della classe. Noi sin dall’inizio abbiamo preso come obiettivo di salvarci il prima possibile per poi toglierci qualche soddisfazione.

Floriano lo conosciamo dall’anno scorso perchè lo abbiamo affrontato quando era al Bari. Se gli avversari lasciano spazi, lui fa male. Lo dimostrano i gol a Foggia due anni fa. Al Palermo può dare una grossa mano ma i nostri terzini domenica faranno il loro lavoro.

Dal punto di vista dell’approccio, la Serie D penso che sia il campionato più difficile: è molto maschio. La prima della classe come il Palermo può trovare difficoltà a giocare con l’ultima, e si è anche visto. In questo campionato, devi lottare su ogni pallone per tutti e 90 minuti. Secondo me, nel Palermo qualcuno ancora non si è immedesimato bene: ha sottovalutato questa categoria. E’ un fattore che conta tanto: l’anno scorso il Bari ha vissuto la stessa situazione. Anche lì hanno preso di mira l’allenatore ma alla fine sono i giocatori che vanno in campo. Il tecnico si prende il 30% della responsabilità: se il giocatore non rende, l’allenatore non ha colpe. Quando ero nel settore giovanile della Fiorentina, Mister Pergolizzi lo conoscevo”.

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