Un bellissimo omaggio circonda lo stadio Renzo Barbera, e si passa dal professore capitano de “L’Attimo Fuggente” a quel capitano che ha davvero scolpito i cuori dei palermitani: stiamo parlando di Mario Alberto Santana.

Uscito in barella, in lacrime, per la rottura del tendine d’Achille durante il derby contro l’Acireale, l’argentino ha sempre dimostrato attaccamento ai colori rosa-nero.

E’ stato il primo acquisto di questo nuovo corso rosa-nero, di questa nuova rinascita, è il primo ancora a 38 anni a dare l’esempio per abnegazione e spirito di sacrificio, tanto che il suo infortunio sembra quasi come la caduta di un soldato in un campo di battaglia.

Ed i suoi tifosi onorano oggi chi ha sempre sudato la maglia, chi ha sempre ringraziato Palermo per averlo fatto crescere e averlo portato nel gradino più alto del calcio che conta, perché a Palermo Santana è nato come calciatore e a Palermo voleva tornare.

E un tifoso vero comprende che ci sono giocatori diversi da tutti gli altri e che Mario Alberto Santana è uno di questi, e questa gigantografia è solo un simbolo, per dimostrare che Santana per i palermitani non sarà mai un giocatore qualunque.

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