Atalanta

In questi ultimi anni, l’Atalanta di Gasperini sta entusiasmando tutti, e la scorsa stagione ha condito i buoni risultati con la prima qualificazione per la fase a gironi di Champions League. Un gioco fluido quello dell’ex tecnico rosanero, nel quale tutti gli 11 in campo difendono e attaccano in base alle situazioni in campo.

Il girone d’andata

Un sorteggio anche fortunato per i nerazzurri: a parte gli inglesi del Manchester City, nel girone presenti due squadre abbordabili come gli ucraini dello Shakthar Donetsk e i croati della Dinamo Zagabria. La speranza c’è nel passare il turno ma inizialmente tutto si rende difficile, al di là del pronostico. Il 4-0 subito in casa della Dinamo dimostra che in Europa è tutto diverso, tutto è possibile, nulla è scontato. Nel calcio è una parte determinante la fortuna, che non accompagna la Dea nel 2-1 subito al 90′ dallo Shakthar a San Siro: c’è forse da aggiustare qualcosa. In terra inglese, il risultato sarebbe già scritto. Tralasciando i 5 gol presi dal City con un super Sterling, è da ricordare la prima mezz’ora giocata a testa alta, con un miracolo possibile alimentato dal rigore di Malinovskyi.

Il girone di ritorno

Un cammino diverso in Serie A ma sono comunque zero punti in tre partite: la situazione è da ribaltare se vuoi anche far divertire una nazione intera. Il girone di ritorno è un’altra storia: si entra nel mood della più importante competizione per club. C’è subito la sfida in casa col City: si strappa un 1-1 storico. La fortuna stavolta risponde presente: un rigore annullato dal VAR, uno convalidato ma calciato fuori e un’espulsione portano all’Atalanta il primo punto nel girone. Il City vince il girone e la Dea batte Dinamo e Shakthar segnando 5 gol e non subendone neanche uno. Il trend si è ribaltato e la qualificazione è ottenuta con un secondo posto importante.

Lunedì prossimo il sorteggio degli ottavi: il nuovo Napoli di Gattuso e soprattutto l’Atalanta sono lì a far sognare gli italiani in Champions League.

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