Giordano Maccarrone, ex Bisceglie, ora al Foggia, ai domiciliari con altri due presunti complici.
Scandalo in Lega Pro. Indaga la Procura di Catania.
“Se non gioco siamo persi”. Così in una intercettazione. Tre gare al setaccio.
I club “Noi siamo estranei”.

Io non lo so se sabato gioco. Se sabato non ci dovessi essere, semu pessi
Inizia così l’articolo di Concetto Mannisi sul Corriere dello Sport, oggi in edicola che racconta dello scandalo scommesse scoppiato in Serie C e che vede coinvolto l’ex giocatore del Bisceglie, Giordano Maccarrone. È questa una delle tante intercettazioni della Polizia Postale di Catania che sta indagando sull’ex giocatore del Bisceglie, ora al Foggia, sul dipendente di una ditta privata, Rosario Cavallaro e sul titolare di un centro scommesse, Andrea Leanza.

Con la complicità del calciatore, i suoi compari effettuavano scommesse su calci d’angolo, espulsioni ma le effettuavano fuori dall’Italia, su piattaforme maltesi.
Sotto la lente di ingrandimento della Polizia sono finite tre partite: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio.
Il giro di affari relativo a queste scommesse tuttavia sarebbe stato di poche decine di migliaia di euro e al momento non sembrano esserci coinvolti altri calciatori.
I tre indagati sono stati posti ieri agli arresti domiciliari. Estranee le società.
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