LE MALEFATTE DI CALZAVARA

All’indomani della prima fragorosa sconfitta del Palermo, tanto più dolorosa perchè avvenuta al Barbera e soprattutto per il modo in cui è avvenuta, esco un po dal mio seminato che consiste (come voi sapete cari e affezionati lettori di Tifosipalermo.it, nel preparare le schede degli avversari dei rosa, nel redigere le previsioni meteo per consigliarvi se portare o no l’ombrello ovunque voi seguiate la squadra, nell’offrivi le pagelle dei nostri eroi a fine di ogni partita e infine a darvi qualche dato statistico sull’arbitro di turno) per dire la mia sul direttore di gara che ieri ha tanto fatto arrabbiare tutta la tifoseria rosanero.
Premetto che l’atteggiamento di Calzavara e le sue cervellotiche decisioni non sono la causa primaria della sconfitta maturata ieri pomeriggio, ma a mio modo di vedere, molto hanno contribuito perchè ciò avvenisse.

Personalmente ho fatto questa attività per 15 anni a cavallo della fine degli anni 80 e per tutti gli anni 90 non in F.I.G.C. ma nel calcio amatoriale, anche a livello nazionale facendo anche il designatore in associazioni come A.I.C.S. ed E.N.D.A.S, per cui, nel mio piccolo, ho un po di esperienza.
Appena ha dato il fischio di inizio questo giovanotto ha palesato immediatamente di che pasta era fatto, con un atteggiamento presuntuoso ed indisponente dettato sicuramente dalla voglia di essere protagonista assoluto visto il palcoscenico che gli si è presentato con tanto di stadio “MUNDIAL” e con la presenza delle telecamere, lui abituato com’è a frequentare campi sportivi, badate bene non STADI veri e propri, come ha sottolineato l’amico Leo Ramacci non piu tardi di ieri sempre su TifosiPalermo.it.

E se ci avete fatto caso, era sempre molto vicino alle azioni di gioco per cui non lo si puo accusare di aver commesso errori di posizionamento così come si insegna ai corsi.
Però è riuscito nell’intento di sbagliare il 95% delle decisioni facendo innervosire soprattutto i nostri giocatori molto piu qualitativi di quelli savoiardi scesi al Barbera col chiaro intento di portarla sulla ”caciara“, come si dice a Roma, lasciando che questi picchiassero e provocassero.
E’ abbastanza chiaro che i nostri non dovevano cadere in questo trappolone nel quale è incappato in pieno Ficarrotta lasciando la squadra in dieci con la colpevole anche se involontaria complicità di Pergolizzi, che avrebbe dovuto sostituirlo prima del fattaccio.

Ma ritorniamo al comportamento dell’arbitro che ha sistematicamente spezzettato il gioco impedendo per tutti i novantacinque minuti che si completasse la benchè minima azione di gioco e favorendo così l’atteggiamento provocatorio dei campani ai quali non è parso vero di poter operare sul loro terreno preferito; ha volutamente ignorato la norma del vantaggio parecchie volte a danno dei rosa e col suo sorrisetto provocatorio ha contribuito notevolmente alla pessima prestazione del Palermo, in ciò coadiuvato da due degni collaboratori di linea (ho fortissimi dubbi che il gol di Ricciardo fosse da annullare per offside).

Per non parlare poi di cartellini sventolati “ad muzzum” e della inversione sistematica dei falli che spesso falli non erano.
Insomma in un paese normale il Sig. Matteo Trefoloni , designatore della CAN di serie D, se come dovrebbe, fosse informato delle “MALEFATTE” del sig. Calzavara dovrebbe metterlo a riposo per un bel mesetto rimandandolo ai corsi per arbitro ad imparare che il miglior arbitro è quello che in campo non si fa notare e non viceversa.
Ma siccome in un paese normale non viviamo, probabilmente questo ragazzotto incapace e tecnicamente mediocre ce lo ritroveremo nelle serie maggiori così come avvenuto con l’avvocato La Penna. Autore di errori clamorosi a Frosinone: il dietro front sull’assegnazione del calcio di rigore in favore del Palermo e quindi complice di tutto quello che poi è accaduto con la triste storia vissuta sulla nostra pelle di appassionati. Il sig. La Penna non solo non è stato punito per quell’episodio e per i palloni spediti in campo appositamente, ma addirittura adesso lo vediamo scorrazzare per tutti i campi di serie A beato e felice e non è escluso che a breve diventi pure un “INTERNAZIONALE”.

Ma tant’è, questo è il calcio italiano e questa è l’Italia per cui possiamo criticare quanto vogliamo questi personaggi ma quasi sicuramente non riusciremo a cambiare nulla stante la protervia della CASTA che se ne sta rintanata nella sua dorata tana infischiandosene di tutto e di tutti.
Ma ciononostante portiamo sempre avanti i nostri colori con la speranza di potere nel prossimo futuro calcare i palcoscenici calcistici che competono alla nostra città pur nella consapevolezza che di personaggi come Calzavara e La Penna ne incontreremo purtroppo altri.
Forza Palermo sempre………….
Pino Abbate
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