Mirri Palermo

Come vi abbiamo scritto l’altro ieri in un nostro articolo, il prestigioso magazine 11 Freunde ha dedicato ben 8 pagine alla squadra rosanero, con tanto di foto di Mirri, Ricciardo, lo stadio e le bancarelle.

Ieri, non avendo conoscenze approfondite della lingua tedesca, ci siamo limitati a tradurre il titolo dell’articolo.
La Gazzetta.it , per mano di Lorenzo Pastuglia, ha tradotto l’intero articolo, di cui vi inviamo il link.

Anche il sito del Palermo ha ripreso l’articolo nella sua pagina Facebook.
Di seguito vi riportiamo alcuni passaggi dell’articolo che parte da lontano, arriva al fallimento e poi fino ad oggi, da Hera Hora ai 10 successi consecutivi.

“..se gli emiliani sono tornati in Serie A in soli quattro anni, chissà che la stessa sorte non capiti anche ai rosanero che oggi stanno dominando il girone I di Serie D. Dieci vittorie su 10 match giocati…11 Freunde, tra i più importanti del Paese, ha riportato la storia degli ultimi anni del club in uno speciale. Nato nel 2000 per volontà di Reinaldo Coddou H. e Philipp Köster, il mensile berlinese racconta le storie dei più grandi campioni sportivi. E a sorpresa nell’ultimo numero, da pagina 85 a 91 – tra una copertina sul portiere del Barça, Marc-André ter Stegen, e un pezzo sul Real Madrid del 2002 – ecco il focus sul Palermo dal titolo “Avanti Dilettanti!..

“Quel Palermo della A e dell’Europa League, dove hanno giocato calciatori come Toni, Pastore, Cavani e Dybala, non c’è più”, c’è scritto nel magazine. “Come non c’è più quel presidente, Maurizio Zamparini, al quale non solo i tifosi scuotono la testa a sentirne solo il nome”.
Nonostante possibili acquirenti da Asia e Svizzera, alla fine a vincere è il progetto di casa di “Hera Hora”. Una cordata fondata e gestita da tre imprenditori palermitani: al 60 per cento da Dario Mirri e suo padre, al 40 per cento da Antonino Di Piazza, nato in Sicilia ma ora a New York. Mirri chiede pazienza e promette poco “con la speranza di riportare il Palermo in B”, racconta il presidente. Colui che quando studiava economia all’università aveva l’abbonamento in gradinata al Barbera: in fila 19 e al posto 24. Quello stadio che oggi prende il nome del suo prozio materno. Ebbene sì, Renzo Barbera, “Il Presidentissimo”, era fratello della nonna di Mirri. E quando lui era un bambino, Barbera lo portava sempre allo stadio a vedere quel Palermo che ora ha il compito di risollevare.

“Se la Fiorentina è stata venduta a 170 milioni questa estate, allora il Palermo dovrebbe valerne molti di più”, dice sicuro Mirri a 11 Freunde. Ed è stato proprio il presidente rosanero a pregare Orlando di nominare una persona indipendente all’interno del CdA della società. Per volontà del sindaco palermitano si è deciso così per il magistrato Leonardo Guarnotta: quello della lotta alla mafia al fianco di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Giuseppe Di Lello, da cui poi nacque il Maxiprocesso di Palermo.

“Voglio dare la possibilità a nuovi giovani di crescere calcisticamente qui, riportando a casa quelli che stanno già giocando nelle categorie più alte. Mi fa male che nessun palermitano, oggi, non giochi in Serie A..Va creata una squadra femminile e rinnovato lo stadio. Gestendo nel frattempo i conti con estrema trasparenza”

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