Palermo

Mirri con la squadra a Palazzo delle Aquile: “Diritto di superficie”. Orlando: “Si può fare”.

Un passo avanti per la trasformazione dello stadio Comunale ” Barbera” in stadio di proprietà del Palermo.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi su Repubblica, oggi in edicola, che racconta la giornata di ieri in cui la squadra è stata presentata al consiglio comunale. In questa occasione il presidente Mirri, sulla base degli esempi di Atalanta e Bologna ha chiesto un aiuto concreto all’amministrazione e al consiglio comunale chiedendo di fatto che lo stadio possa essere del club.

Un impianto che ha subito l’ultima ristrutturazione nel 1990 e che ha oggettive difficoltà strutturali.
Mirri: “Lo stadio può migliorare sotto tanti aspetti, commerciali, di sicurezza, arricchire l’impiantistica cittadina, l’accessibilità per disabili, tutti elementi su cui intervenire. Se lo stadio diventerà un patrimonio della società, il club potrà raggiungere risultati migliori”.

E la risposta del sindaco Orlando è sicuramente positiva in tal senso:
“Nella prossima giunta presenterò un provvedimento per valutare la possibilità di concedere in superficie l’impianto dello stadio, poi dovrà essere il consiglio comunale a pronunciarsi sulla questione. La mia proposta consentirà di realizzare quello che serve al club, ovvero una casa rosanero”.

Accordi di questo tipo, in altre realtà sono stati anche di 99 anni; stiamo parlando del cosiddetto Diritto di superficie che consentirebbe al club di diventare proprietario dello stadio ma non dell’area che resterebbe invece di proprietà del comune.

L’incontro è stata anche l’occasione per interrogare il Mirri tifoso che ammette di essere positivamente sorpreso anche lui da questa partenza sprint e come tutti i tifosi ama sognare: “In questo momento da tifoso sogno già l’anno prossimo, per capire chi avremo come ulteriore rinforzo per vincere il campionato di serie C. Non mi sento un presidente da serie C, la città è da serie A”.
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