Un altro mattone sulla strada che porta alla promozione.
I rosanero spietati e fortunati, la svirgolata del centrale nel miglior momento dei campani.
Sul sintetico si soffre. Le dimensioni ridotte del campo impediscono una manovra fluida di chi ha più tecnica.
Risolve Lancini a inizio ripresa, a 8 lunghezze adesso c’è solo il Biancavilla.
Rosa cinici e concreti, in Campania la vittoria n. 9 di fila.
Squadra a punteggio pieno e ora due partite in casa.
Il Palermo supera la prova del 9.
Continua la serie positiva avviata all’inizio del campionato. Rosanero cinici e fortunati in una partita difficile: i padroni di casa sconfitti con una deviazione del difensore nell’unica vera azione d’attacco.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

Spietato, cinico, fortunato. Chiamiamolo come vogliamo questo Palermo, però quel che conta è che anche ieri la squadra di Pergolizzi abbia messo un altro piccolo mattone sulla strada che porta alla promozione.
Inizia così l’articolo di Carlo Brandaleone che analizza la partita vinta ieri dai rosanero a Nola senza mai una vera conclusione a rete. Non è stata una bella gara così come non lo erano state quelle di Biancavilla e di Locri ed il Palermo ha decisamente sofferto le dimensioni ridotte del campo che hanno consentito agli avversari di mordere e di compensare con l’aggressività il divario tecnico tra le due squadre.

Fino al gol del Palermo il Nola aveva fatto decisamente meglio e i suoi tanti under schierati in campo non avevano per niente demeritato mostrando invece un entusiasmo che creava problemi al Palermo. Pergolizzi le ha provate tutte per cercare varchi nella difesa campana ma le ridotte dimensioni del campo obbligavano Martin a lanci lunghi e non hanno mai consentito a Felici di sfruttare le sue accelerazioni.

Brandaleone lo definisce un campo di calcio a otto e chi lo conosce sa come impedire agli avversari di giocarvi.
Salviamo i 3 punti e guardiamo avanti, scrive il giornale, perché in questo campionato conta soltanto vincere senza se e senza ma per lasciare una serie D dove partite come quella di Nola probabilmente sono una regola.
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