“I Tuttolomondo non li ho certo portati io, ma i vostri concittadini Albanese e Macaione”. Esordisce così Maurizio Zamparini che intervistato, scarica sui palermitani le responsabilità per il fallimento del Palermo.

Sapete a chi? Proprio ai palermitani! Impensabile penserete voi, ebbene si. “Palermo ha sempre preteso tanto da me – dice a PalermoToday -, senza mai dare aiuto alla squadra, anzi. Siete stati voi a dare il colpo di grazia a questi colori. I Tuttolomondo non li ho certo portati io ma i vostri concittadini: chiedete a Albanese e Macaione così come agli avvocati Pantaleone e Gattuso”.

Zamparini a PalermoToday prosegue: “Accusate me, ma ai tifosi e alla città intera voglio ricordare che sono stati proprio i vostri concittadini a contribuire alla distruzione della società dando fiducia e aprendo le porte di Palermo a chi poi lo ha fatto finire in quarta serie. Non li ho portati io, ma voi: Albanese, palermitano, è presidente di Sicindustria, così come l’altro palermitano, questo pseudo finanziare che di cognome fa Macaione. Per non parlare degli avvocati Gattuso e Pantaleone. Gente spregiudicata i Tuttolomondo, che non iscrivendosi al campionato di B, hanno buttato al vento oltre 50 milioni di capitale fra giocatori di proprietà, titolo e marchio. Provo un forte senso di dispiacere – continua – perché così facendo hanno distrutto un club e la vita di tanti dipendenti che nella mia gestione sono stati sempre pagati”.

E ancora: “I miei legali stanno per depositare presso la procura di competenza un esposto di denuncia contro tutti quei protagonisti che mi hanno fatto perdere il Palermo, da Baccaglini a Facile e Belli passando anche per tutti quei protagonisti che approfittando dei miei domiciliari mi hanno scippato il Palermo”.

“L’inizio dell’incubo è stato Lo Monaco. Fu un grande errore dargli pieni poteri. Ci ha saccheggiato, avevamo grandi giocatori ma siamo retrocessi e con grandi danni economici”-

Zamparini conclude così: “Leggere che io avrei usato il Palermo come bancomat personale è un falso, in sedici anni nelle casse del club ho messo più di 100 milioni di mezzi propri, persi. Ho fiducia nella giustizia, quella dei processi però e non quella mediatica. Resto dell’idea che i processi si fanno dentro un’aula di tribunale e non al bar o in televisione. Mi avete ferito, avete fatto troppo male a un galantuomo che per anni ha amato con profonda passione la vostra terra e la vostra squadra di calcio. Io ho provato a tirare la corda finchè potevo. Nel 2008 c’è stata una grande crisi, che ha colpito anche squadre come Milan e Inter. Noi avevamo un monte stipendio molto alto e dovetti coprire con delle plusvalenze. Non era facile mantenere la squadra su certi livelli”.

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