Addio al Palermo, via alla rifondazione.
In mattinata il Consiglio federale confermerà l’esclusione dalla Serie B, in contemporanea il sindaco Orlando svelerà il bando per la nascita della nuova società che si iscriverà in D.

Oggi arriverà il «no» al ricorso di Arkus
Il sindaco rompe gli indugi. Nell’avviso ci saranno dei paletti. In corsa Ferrero e Mirri, ma anche Di Piazza e forse i cinesi.

Il termine ultimo per inserire il Palermo in serie D e il 26 luglio. Finisce così l’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, che ci informa delle intenzioni del sindaco di accelerare i tempi per trovare al più presto un soggetto a cui affidare la rinascita del Palermo. Sarà forse la scadenza fissata fra due settimane che avrà convinto il sindaco ad anticipare e a comunicare oggi il bando e i requisiti che dovranno possedere i soggetti interessati a parteciparvi.
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Il Sindaco ha atteso il parere della federazione, sebbene i due eventi si sovrapporranno poiché alle 11 è convocata la conferenza del sindaco mentre alle 12 inizia il consiglio federale che dovrà comunicare poi le squadre che parteciperanno ai campionati professionistici. Il consiglio federale, ascoltato il parere della Covisoc sancirà l’esclusione definitiva del Palermo che avrà poi 14 giorni di tempo per scegliere la nuova proprietà.
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Fra le clausole inserite bel bando , nessuna esclusione per soggetti che già posseggono squadre di calcio ma soltanto l’indicazione alla commissione giudicatrice che l’esclusività sia considerato come elemento positivo in sede di scelta. Il sindaco chiederà un progetto triennale con l’obiettivo di tornare in serie B, la creazione di un settore giovanile e femminile, l’utilizzo delle strutture del comune, un assegno da 150 mila euro da versare a fondo perduto per chiedere l’iscrizione in sovrannumero in serie D.
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Inoltre l’inserimento di una quota da attribuire ad un soggetto che sia espressione di un azionariato popolare; inoltre alcune clausole che possano garantire gli attuali dipendenti affinché non perdano il loro posto di lavoro. Al bando sicuramente parteciperanno Ferrero e Miri ma anche Di Piazza, che proprio ieri sera ha dichiarato al nostro portale la sua intenzione di essere presente nel momento del bando.
Il gruppo asiatico, più che cinese, scrive Giardina, sta valutando l’opportunità di acquisire il Palermo anche per aprirsi un canale privilegiato verso altri investimenti in città, soprattutto in ambito portuale.

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