In merito al deferimento al Tribunale Federale della società rosanero, la cosa che più interessa il tifoso rosanero è solamente cosa rischia la squadra in termini di penalizzazioni o radiazione; se gli eventuali punti di penalità, in caso di accertata responsabilità,  siano da scontare in questo o nel prossimo campionato.

 

Per evitare di dare notizie allarmanti e preoccupanti a sproposito,  abbiamo deciso di approfondire meglio l’argomento con un esperto di giustizia  sportiva.

Per questo abbiamo contattato uno dei massimi esponenti nazionali di diritto  sportivo, l’avvocato Cesare Di Cintio.

 

Ecco l’intervista integrale che abbiamo realizzato:

 

“Avv. Di Cintio, dopo la comunicazione del deferimento, a Palermo c’è molta preoccupazione. E’ giustificata?

 

“Leggendo i capi di imputazione, si tratta di contestazioni piuttosto serie. C’è anche da dire che si tratta ancora di un processo che ancora deve essere celebrato. Il Palermo deve svolgere la propria difesa e avrà una serie di argomenti per dimostrare che violazioni alle norme sportive non ce ne sono state per cui celebrare dei processi prima del tempo, credo sia prematuro. Le violazioni contestaste al Palermo sicuramente comporterebbero delle sanzioni piuttosto serie, se i fatti dovessero essere dimostrati. E’ difficile dire in concreto cosa rischia la società rosanero – dice l’avvocato Di Cintio -, perché le violazioni degli articoli contestati possono andare dall’ammenda fino all’esclusione dai campionati. Ma oggi è difficile dirlo anche perché il giudice, nell’ambito dell’applicazione della sanzione, ha un potere discrezionale quindi determinanti saranno i documenti che verranno portati a supporto da parte della procura federale. Oggi, in assenza di una valutazione documentale è difficile dire se sarà un buffetto, una sberla o una sculacciata nei confronti degli amministratori del Palermo.

 

Udienza nei primi di maggio – continua Di Cintio a tifosipalermo.it – siamo ancora sicuramente in procedura abbreviata e potrebbe già esserci una decisione di primo grado. Ci troveremo di fronte ad una decisione provvisoriamente esecutiva e questo sicuramente potrebbe incidere sulla stagione in corso ed anche sulla disputa dei playoff. Ma stiamo parlando con i se e con i ma, vige il principio dell’afflittività nell’ambito del procedimento sportivo, il che significa che la sanzione deve essere scontata nel momento in cui crea un danno. Cioè la sanzione deve produrre un effettivo danno per essere afflittiva nei confronti della società. In più non dimentichiamo che le sanzioni emesse dal tribunale, da qualsiasi organo di giustizia, sono immediatamente esecutive. Quando esce un provvedimento in situazioni di questo genere è immediatamente esecutivo.

 

In caso di imminente cessione societaria, da un punto di vista squisitamente tecnico, le violazioni, se di violazioni si parla, non possono essere cancellate con un cambio proprietario. Sicuramente un cambio di proprietà potrebbe comportare l’attenuazione di un’eventuale sanzione, ma anche in questo caso stiamo parlando sempre con i se e con i ma.

 

Rispetto al comunicato della società in cui dice che le questione oggetto di indagine sono state già discusse e respinte dal tribunale fallimentare di Palermo?

Questa potrebbe essere una teoria da percorrere  però bisogna nel concreto verificare se si tratta degli stessi fatti. Qualora si trattasse degli stessi fatti, potrebbe essere una teoria fondata.

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