La seconda parte della nostra intervista esclusiva a Fabrizio Miccoli. L’ex capitano rosanero ha tenuto a ribadire il suo legame con tifosi e città e tutto ciò che lui ha provato nella sua esperienza in Sicilia:

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“Io mi sono sbattuto tanto per questa maglia, non dimentichiamolo. Ho ricevuto tantissimo ma ho dato altrettanto. Ho rifiutato i milioni per stare qui. Zenga mi voleva in Qatar – rivela -, c’era il Birmingham che mi aveva offerto un cospicuo contratto”.

“Eppure ho sempre rifiutato perchè le emozioni che provavo qui andavano oltre tutto, erano più importanti dei soldi che avrei potuto percepire. Palermo è stata casa mia. Io ho calciato il rigore più importante nella storia di questa squadra con il crociato rotto (contro la Sampdoria n.d.r.), quando perdemmo 7-0 fui il primo a metterci la faccia andando a parlare con tutti”.

“A volte qualcuno si è dimenticato di queste cose qui. Io ancora oggi non mi capacito del perchè mi sono lasciato così col Palermo. E’ una cosa che ancora oggi mi dispiace, poteva succedere qualunque cosa, se qualcuno voleva che andassi via poteva pure andare bene ma avrei gradito farlo in maniera diversa da come è successo perchè non me lo merito”.

Infine Miccoli parla della sua scuola calcio e delle sue attività:

Ho una scuola calcio che è un’accademia della Roma giù in Salento. Lavoriamo bene, ho dei tecnici preparati e un direttore, Diamante, che ha fatto 13 anni di professionismo. I ragazzi sono molto seri e mi stanno facendo togliere delle bellissime soddisfazioni”.

“Poi faccio il procuratore, lavorando a stretto contatto con Francesco Caliandro. Non ho ancora la licenza perchè devo fare 3 anni di tirocinio, ma lui mi sta dando la possibilità di affiancarlo. Lo conosco da 25 anni è stato il mio agente e abbiamo un ottimo rapporto. E’ un lavoro che mi piace, sto imparando ma devo ancora fare dei passi in avanti”.

“Mi gratifica perchè posso stare a contatto col mondo del calcio che è il mio mondo. Noi seguiamo già dei ragazzi fortissimi e il nostro obiettivo e individuarne altri che secondo noi potrebbero diventare dei futuri campioni”.

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