L’intrigo del Palermo
L’advisor alla vendita del club è rientrato da Milano a mani vuote dopo gli incontri avuti.
Il 15 scade la sua opzione e il 18 vanno pagati gli stipendi.
Il gruppo in cui sperava tanto l’imprenditore non è riuscito ancora a formarsi.
Ci riprova Follieri ma non dà le garanzie richieste.
La York Capital resta dietro le quinte.
10 i milioni di euro che Mirri ha chiesto a Follieri come garanzia ai fini della cessione del Palermo, richiesta rimasta inevasa da parte del finanziere.

Questo il titolo della Gazzetta dello Sport , oggi in edicola

Nel suo articolo Fabrizio Vitale fa il punto su tutte le trattative che in questo momento sembrano ruotare intorno alla cessione del club che vive sospeso fra due scadenze importanti come quella del diritto di prelazione della Damir e il pagamento degli stipendi.
Il giornale sottolinea che Mirri è rientrato a Palermo senza essere riuscito a chiudere l’accordo con quel gruppo che aveva in Preziosi un regista occulto, non direttamente interessato all’acquisizione del Palermo.
Lo stesso Preziosi infatti sembra abbia fatto un passo indietro.
Vitale poi fa presente che altri interlocutori hanno fatto richiesta sia in Italia che all’estero, perfino dall’estremo Oriente con un gruppo di Shanghai che ha chiesto informazioni.
Ma oltre ad una manifestazione di interesse fino ad ora non si è andato avanti.
Ci ha riprovato lo stesso Follieri a cui Mirri avrebbe chiesto garanzie per 10 milioni di euro per completare la stagione ma di fronte a questa richiesta Follieri, scrive il giornale, non è stato in grado di fornire certezze economiche.
Mancano ancora 7 giorni e qualcosa potrebbe ancora svilupparsi, con gli americani di York Capital che restano alla finestra e potrebbero intervenire soltanto dopo il 15 marzo poiché, scrive Vitale, il loro interesse nei confronti del Palermo è ancora vivo.
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