L’opzione scade mercoledì. Il nuovo collegio sindacale esclude il fallimento

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

Nel suo articolo Benedetto Giardina ci informa che le trattative in corso finora non hanno prodotto moltissimo e che si cerca di arginare quella voce pesante di quasi 15 milioni di euro chiesta dai procuratori e che rappresenta dal punto di vista debitorio la voce più pesante.
Il tempo stringe e tutti vogliono evitare l’eventuale penalizzazione. L’articolo poi si sofferma sulle voci relative all’ipotesi di avanzare un’istanza di fallimento in proprio ricordando come questa ipotesi l’aveva consigliata il presidente del collegio sindacale dimissionario Mario Giuffrida ma che il nuovo collegio sindacale non aveva preso in esame questo suggerimento o quantomeno vuole attendere la scadenza dell’opzione riservata a Mirri per esprimersi sulla situazione finanziaria del club.
Entro mercoledì Mirri dovrà svelare le proprie intenzioni altrimenti potrebbe scattare il cosiddetto piano B che vede alla finestra York Capital e il banchiere palermitano Macaione che scrive Giardina: “non hanno alcun interesse nel protrarre le operazioni verso una possibile asta fallimentare. Perché se da un lato è vero che l’immediato investimento potrebbe essere inferiore, dall’altro è chiaro come le ripercussioni economiche e sportive possano allontanare definitivamente il Palermo dalla Serie A.”

Una penalizzazione in caso di fallimento a stagione in corso , comprometterebbe la serie A che rappresenta l’unica prospettiva appetibile per chi vuole comprare oggi la società.
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