maurizio zamparini

“Dai domiciliari usa la moglie per dare ordini. Continua occultamente in quella giostra che lo ha portato all’arresto”
Respinta la richiesta di scarcerazione “Le vendite del club un valzer dove tutti tornano al loro posto”

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Articolo molto interessante di Francesco Patanè che ci illustra le motivazioni del rigetto della domanda di scarcerazione presentata da Zamparini.
I magistrati sono convinti che la vendita della società, prima agli inglesi e poi alla sua collaboratrice storica Daniela De Angeli siano avvenute soltanto per convincere i giudici a scarcerarlo ma che di fatto Zamparini continua saldamente a restare al comando della società rosanero. Scrive infatti questo il Gip Scaduto “Tutti i precedenti passaggi che riguardano la società non sono altro che partite di giro, dalla cessione del club alle società inglesi al trasferimento delle quote alla sua segretaria storica. Un giro di valzer al termine del quale tutti ritornano nelle posizioni iniziali …
E la stessa Procura di Palermo, che aveva chiesto gli arresti domiciliari per l’ex Patron rosanero, anche grazie ad alcune intercettazioni, è sempre più convinta che Zamparini anche dalla sua casa indirizza le scelte servendosi dell’aiuto della moglie o di altri mezzi di comunicazione illeciti. Per esempio si chiedono i sostituti procuratori come mai Zamparini possa essere a conoscenza di alcuni documenti recenti come i contratti stipulati con Sport Capital Group o con la Damir. Paradossalmente la richiesta di scarcerazione, per Zamparini può trasformarsi in un boomerang come scrivono i sostituti procuratori Andrea Fusco, Dario Scaletta, Francesca Dessì , Salvatore De Luca “Zamparini a partire dall’ottobre 2018 sta occultamente continuando in quella ” giostra” di creazione e modifica di scatole cinesi estere ed italiane, di soggetti prestanome e di ” finanza creativa”, che lo hanno già portato all’arresto…L’istanza difensiva ed i suoi allegati, non solo attualizzano le esigenze cautelari, ma addirittura le aggravano “
Per questo motivo probabilmente è stato stabilito il divieto di consultarsi con i suoi commercialisti.
Per quanto riguarda invece l’istanza di fallimento la procura di Palermo aspetterà il giorno 15 marzo per capire se Mirri sia in grado di completare l’acquisto , in caso contrario presenterà una nuova istanza di fallimento sulla base della pesante situazione debitoria in cui versa la società.
Scrivono i pubblici ministeri “bisogna continuare a mantenere in custodia cautelare Zamparini, per evitare che possa danneggiare ulteriormente la società….”

In conclusione, citando il testo della Procura, scrive il giornale ” se Zamparini avesse avuto veramente a cuore le sorti della società avrebbe già da tempo immesso nuovo denaro o avrebbe pagato il debito Alyssa come era stato raccomandato dai revisori dei conti Baker Tilly.
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