È uno sfogo totale quello del difensore centrale Bellusci che si apre a 360º ai microfoni. Ecco le sue parole che spiegano il perché del gesto nel finale: “mi assumo tutte le responsabilità del mio gesto, chiedo scusa per i modi ma non per il pensiero. Non sappiamo in mano a chi stiamo, la squadra è mentalmente fragile per tutte le circostanze societarie che ci sono. Non abbiamo nessuna garanzia, solo Foschi e Stellone provano a proteggerci da tutto e da tutti. Io chiedo a tutti i tifosi di aiutarci e di non abbandonarci perché se ci fischiate e ci lasciate soli facciamo ancora più fatica. Non potete fischiarci dopo la partita di oggi, abbiamo fatto tutti il massimo correndo per tutta la partita e addirittura in quattro hanno avuto i crampi. Tutto questo significa aver cuore nonostante la mancanza di garanzie. Ci dicono di aspettare il 15 per lo stipendio ma a me interessa la prospettiva, il futuro non mi interessa se il 15 entra lo stipendio, mi interessa qual è il nostro futuro perché non sappiamo  di chi siamo. Oggi abbiamo dato un segnale forte, abbiamo surclassato il Foggia per 80 minuti. Ripeto per l’ennesima volta che mi assumo tutte le mie responsabilità e se c’è qualche problema ci metto la faccia in caso anche andandomene a casa, ma lo farei a testa alta perché ci metto il cuore, voglio quella serie A che mi hanno fatto perdere l’anno scorso e che provano a farmi perdere ancora. Dobbiamo essere tutti uniti, in 40.000 insieme per la serie A”

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