Questi due passaggi della interessante intervista realizzata da Salvatore Geraci per il Corriere dello Sport oggi in edicola.
Gianni De Biasi oggi giovane 62enne ha giocato nel Palermo dal 1983 al 1986

Ricorda ancora con piacere gli anni trascorsi in rosanero e da quando ha iniziato la carriera di allenatore più volte è stato accostato alla panchina del Palermo. L’ultima volta proprio quando Zamparini pensava di esonerare Tedino, lo scorso campionato e contattava De Biasi.

A tal proposito racconta l’episodio di quelle ore: “Ci ho pensato una notte; la mattina successiva gli ho comunicato che non me la sentivo. Mancavano quattro partite altrimenti sarei andato di corsa. Non mi andava di prendere un contratto e basta“.

È abbastanza perplesso sull’uscita di scena di Zamparini:  ” Mi sembra impossibile. È innamorato del calcio e trovo quasi assurdo che non sia più al comando”

Il discorso scivola sul mister rosanero Stellone che lui conosce bene per averlo avuto a lungo al Torino. E proprio Stellone dovrebbe ringraziarlo per non aver accettato la panchina da lui rifiutata e su cui adesso siete il mister romano.

“No, non mi ha telefonato perché è un minchione (ride). Dopo avere spiattellato i nostri segreti del Torino, almeno avrebbe dovuto dirmi che aveva esagerato un pochino. Non avrei mai pensato che lui  potesse fare l’allenatore perché voglia di lavorare -4. Roberto era ed è un ottimo ragazzo con la testa sulle spalle..”.

E sulla lotta promozione non ha dubbi, indica il Palermo ed il Brescia come sicure  favorite: “Nessun dubbio, l’unico interlocutore è il Brescia. Mi sembra ingeneroso dire che il Palermo andrebbe in A con chiunque alla guida. Non sempre vince la squadra più forte. Dunque meriti a Stellone. Dopo la sconfitta di Frosinone il Palermo ha imparato la lezione”. 

Dimostra di conoscere bene l’organico dei rosanero ed ha parole di elogio per Brignoli, Jajalo, Nestorovski, Falletti, Rispoli e Trajkovski che definisce come uno di quei giocatori “che hanno estro, fantasia e non sempre si accendono

Ha le idee chiare anche su possibili rinforzi per i rosanero e non ha dubbi nell’indicare una possibile strada: “Prenderei Medràn del Rayo Vallecano che ho allenato quando ero alla guida dell’Alaves. Ha qualità tecniche straordinarie. Non dovrebbe costare molto, anzi in questo momento potrebbero tirartelo dietro“.

.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui