Uno dei temi più dibattuti in questi mesi è quello relativo alla scarsa affluenza di spettatori allo stadio. problema che diventa ancora più evidente con la squadra prima in classifica.
Su questo argomento si è espresso anche il direttore sportivo rosanero Rino Foschi, che intervenuto durante la trasmissione Zona Vostra su Trm, si è così espresso:

“Sicuramente nel 2003 tutti ci hanno aperto le braccia, tutti i tifosi
C’erano 35 mila spettatori fissi. Ma non dobbiamo assolutamente dimenticarci che il Palermo era 34 anni che non andava in Serie A. Quindi in quelle due generazioni di transito, ci sono state delle persone che si sono affezionati alla Juve, al Milan. Il primo anno di A e l’Europa, di conseguenza ha fatto tornare un entusiasmo che a Palermo non si avvertiva da anni.
Ma oggi non esiste che con la squadra prima in classifica si stacchino 1800 biglietti. Il tifoso palermitano è un tifoso particolare. Non ha un grande senso di appartenenza, ma non è colpa sua. Per due generazioni non vedeva il Palermo in A, li capisco.
A Genova contestano Preziosi, ma staccano 20 mila biglietti comunque. C’è un senso di appartenenza alla maglia diverso. Qua a Palermo non c’è quella appartenenza che dovrebbe esserci con la propria squadra capolista, ma ripeto, lo capisco, è un problema generazionale. Il nostro compito è ricreare quel clima”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui