Nella lunga storia del Palermo calcio sono diverse le donne che, sfatando tabù datati, sono riuscite a diventare protagoniste nel variegato mondo del tifo rosanero. Da Annamaria Tornabene, leggendaria coordinatrice negli anni ’80 dei gruppi ultras di Palermo, sino ad arrivare a Melissa Catanzaro, che nel 2005 creò il sito “Rosanerogirls” ed il gruppo di tifose ad esso collegato. Un’idea nata da una passione senza tempo che affonda le radici nella sua infanzia, come ci racconta la stessa Melissa:

“Negli anni 70’ mio padre gestiva una discoteca – ricorda Melissa –  e spesso giocatori come Chimenti, Magherini si ritrovavano nel locale. Ho cominciato a respirare aria rosanero dall’età di tre anni, andavo allo stadio con i miei e se qualche domenica volevano lasciarmi a casa piangevo fino a convincerli a portarmi con loro. Mi sono sposata giovanissima e, purtroppo, per un periodo non sono riuscita a frequenatre lo stadio come avrei voluto, perché avevo tre bimbi piccoli da accudire.”

Intanto il tempo passava e i primi siti rosanero facevano la loro comparsa su internet:

“Fu mio marito – rammenta Melissa – che girando in rete scoprì alcuni forum dove si parlava del Palermo. Iniziai così a scrivere su “Manie Rosanero”, ma in quel periodo erano poche le  donne che scrivevano di calcio. Nel 2005 decisi di creare un sito che avvicinasse quante più donne possibili allo stadio. Il successo fu immediato, sinceramente non mi aspettavo che in pochi mesi “Rosanerogirls” diventasse il punto di riferimento non solo di moltissime donne, ma anche di tantissimi uomini. Il gruppo è sempre attivo, da quest’anno però abbiamo qualche difficoltà su internet, poichè ci è stato rubato il dominio.”

In tanti anni di vita del gruppo, tante amicizie sono fiorite e diversi amori sono sbocciati. Ma i veri protagonisti delle serate organizzate dalle “Rosanerogirls” sono sempre stati i giocatori del Palermo:

Molte persone sono passate dalla mia vita. Grazie al sito sono nate diverse coppie che poi si sono sposate, un motivo per me di grande soddisfazione e di orgoglio. Ho incontrato tanti amici, qualcuno mi ha pugnalato, nella vita però ci sta tutto. Ho avuto la fortuna di conoscere tanti campioni rosanero, era il periodo in cui a Palermo arrivano giocatori come Miccoli, Amauri, Pastore, Cavani, Carrozzieri. Porto nel cuore il ricordo bellissimo di una serata di beneficenza a favore di un bambino di San Giovanni La Punta, che doveva andare in America ad operarsi perché affetto da una rara sindrome. Quella sera parteciparono Giovanni Tedesco e Moris Carrozzieri, furono entrambi davvero grandi non solo perché aderirono volentieri all’iniziativa, ma anche perché consegnarono al padre del bambino la somma che avevano raccolto dentro lo spogliatoio del Palermo.”

C’è qualche rimpianto nel ricordare gli anni più belli dell’era Zamparini, ma per Melissa l’amore per il Palermo resta immutabile nel tempo; c’è ancora un sogno chiuso in un cassetto da realizzare:

C’è stata un’ era molto positiva nel passato, ma io ricordo che uno stadio pieno non c’è mai stato, soprattutto in Coppa Uefa. Ultimamente vicende come quella del Frosinone ha allontanato la gente dal calcio. C’è da dire anche che Zamparini non ha mai fatto nulla per tenere i tifosi legati al Barbera. Quest’anno sono contenta della squadra, non mi aspettavo che Stellone creasse un gruppo così unito e competitivo. Sono convinta che Zamparini non venderà mai, ma la squadra ha bisogno di una tifoseria più compatta ed unita, ricordiamo che i presidenti passano ma la maglia è sempre la nostra. Il mio sogno è di rivedere una finale di Coppa Italia, come quella di Roma e di poterla finalmente vincere!”

 

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