di Manuele Nasca

Se dovessimo fare innamorare un bambino dei colori rosanero, come potremmo non tenere in considerazione corazzate che nel 2010 hanno fatto sognare ai palermitani la coppa dalle grandi orecchie? O se vogliamo la tanto lontana squadra , ma così vicina ai nostri ricordi, che arrivò in finale di coppa Italia? Ricordare il dolce passato é un’emozione sempre unica, ma facciamo un balzo e tuffiamoci nella realtà, nel presente. La fiducia è il cardine attorno al quale ruota la relazione tra il tifoso e la squadra, insieme ad un fattore forse ancor più importante: la  “speranza”. I campioni che il Palermo negli anni ha sfornato e poi qualcuno gentilmente donato, nel panorama calcistico europeo, sono partiti dal basso, erano per così dire “perfetti sconosciuti”; col tempo hanno scritto la storia. Perfetti sconosciuti, in parte, esattamente come i ragazzi di Roberto Stellone, primi in classifica e con un futuro tutto da scrivere; perché il tifoso rosanero è scettico sulla possibilità che tra questi ragazzi si nascondano campioni? Le motivazioni potrebbero essere tante: l’aria grigia  che si respira intorno alla società, i tifosi che non arrivano più in massa allo stadio. Sono elementi che virano la concentrazione dei tifosi su altri campi, ma non su quello che conta davvero, quello da gioco. Tuttavia i più attenti, che nutrono interesse per il calcio giocato, avranno notato che in questa rosa ci sono almeno 2 o 3 giocatori , che hanno stoffa pregiata addosso e che potrebbero, chissà, diventare grandi. Nicolas Haas, centrocampista offensivo del Palermo, sta migliorando in modo esponenziale. Soprattutto con l’avvento di Stellone, questo ragazzo sembra aver trovato tante motivazioni e lo ha ampiamente dimostrato nell’ultima partita, giocata egregiamente contro il Pescara. Cesar Falletti, di lui abbiamo già narrato la storia, ma parliamo adesso della sua immensa qualità; quando tocca il pallone é palese che questo ragazzo abbia qualcosa di diverso dagli altri, può indubbiamente diventare grande. Possiamo andare oltre citando il nome di Puscas o di Lo Faso. Chissà se questi ragazzi un giorno saranno un grande affare per le casse del Palermo; anche se è triste , purtroppo a Palermo diventare fenomeni è sempre sintomo di cessione. Quando Edison Cavani arrivò a Palermo, qualcuno lo chiamava “femminuccia”, non immaginando cosa poi sarebbe diventato. Non chiediamoci se zamparini venda oppure no, non chiediamoci se i tifosi torneranno allo stadio, per una volta parliamo di calcio, soffermiamoci sugli uomini in campo, sono loro che possono farci sognare, viriamo la nostra attenzione sui giovani di questo Palermo, loro soltanto possono in futuro , far innamorare un bambino dei colori più belli: il rosa e il nero. 

Manuele Nasca

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