È finito il primo ritiro siciliano del Palermo degli ultimi decenni.
Una bella esperienza, posti belli e freschi, clima ideale, persone gentili e organizzatori che hanno fatto ogni sforzo possibile per favorire il lavoro, sebbene con pochissime settimane di preavviso.
Unica pecca il campo, ma non tanto per il manto erboso che in un eventuale futuro si potrà sempre far trovare in migliori condizioni quanto per le dimensioni. Peccato perché tutto è stato perfetto quasi meglio dell’Austria o delle varie stazioni del nord, ma il campo, quello no.
Troppo piccolo, sembrava quasi un campo di calciotto con l’area di rigore quasi a toccare la linea laterale. Peccato, peccato, peccato perché sarebbe potuta diventare una consuetudine questo ritiro Madonita aldilà ovviamente delle scaramanzie.

Un’ottima soluzione che ha consentito a moltissimi tifosi di essere vicini alla squadra, con grande garbo e correttezza, senza invadenze particolari come teneva quello che voleva sempre organizzare a casa sua a Bad. Perfetta la dislocazione campo-hotel, pochi minuti a piedi e si è arrivati. Proprio hotel non si può dire, però una bellissima struttura questo Convento degli ex Padri Riformati che l’impegno dell’amministrazione comunale ha trasformato in foresteria.

Un bellissimo atrio con porticato dove erano sistemati gli unici svaghi consentiti ai giocatori: calcio balilla e tavoli da ping pong (due). Al di là delle sfide al calcio balilla che hanno impegnato più i giornalisti che i giocatori, sono stati proprio i due tavoli da ping pong ad essere teatro di sfide fra i nuovi rosanero.
Poi tutti in camera o meglio nelle cellette trasformate in stanze a giocare vocianti sfide alla playstation.
Tutto molto semplice, spartano come dovrebbe forse essere più spesso in questo calcio di divi e gossip.

Ancora più umile la sala mensa: sembrava proprio che dovessero apparire i frati con i sandali, da un momento all’altro.
Una tavolata unica, lunga e con le panche per sedersi. Roba dal “Nome della Rosa”.
Gli svaghi, per staff e giornalisti, tutti in paese con feste e musica nelle due Petralie o a Piano Battaglia e diversi pub dove fare le ore piccole bevendo forse qualche bicchierino di troppo con la conseguenza di scambiare il desiderio per realtà.

IL VIDEO DELL’ALLOGGIO DEI ROSANERO

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