musumeci

Il Governatore siciliano torna a parlare della controversa classificazione con cui la Sicilia è stata dichiarata Zona a rischio medio-alto. Commentando i dati pervenutoci ultimamente infatti, risulta che la regione abbia avuto un lento rallentamento nel corso delle ultime settimane. <<I dati confermano una tendenza che registriamo da oltre una settimana in Sicilia>> queste, le parole del Governatore sull’ultimo report pubblicato dall’Istituto superiore della sanità che classifica la Sicilia tra le cinque regioni con l’indice Rt sotto la soglia di 1.5.

Ribadisce la sua opinione riguardo la classificazione in zona arancione:<<La Sicilia non meritava una differenziazione che è apparsa alla pubblica opinione discriminatoria, almeno rispetto a molte altre regioni ma, -continua- non voglio polemizzare, è acqua passata ormai>>. A tal proposito, aggiunge, che i dati ultimi confermano i nostri dubbi. <<E’ una contraddizione essere noi sotto soglia nel rapporto tamponi/contagi, rispetto a numerose altre regioni italiane, ed essere poi considerati “a rischi alto”>>.

A detta del Governatore inoltre, il sistema sanitario siciliano regge e lo dimostra la precedente ondata epidemica in cui <<grazie all’impegno di tutto il personale e dei volontari, abbiamo superato benissimo la prima fase attraverso un piano del governo regionale sano, puntuale ed efficace>>.

Però, c’è una differenza fondamentale fra l’epidemia di Marzo e quella di oggi:<<Nella prima fase la gente ha avuto paura del virus e ha rispettato le norme di comportamento, oggi non è più così e le immagini delle nostre città lo dimostrano. Serve una nuova consapevolezza diffusa. Ma ho fiducia nel buon senso dei siciliani. Anche perché senza responsabilità collettiva non basterebbero in Sicilia centomila posti letto e un esercito di rianimatori>>.

 

 

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