Trapani

Oggi la squadra non giocherà in Coppa. Corsa contro il tempo per cedere la proprietà e presentarsi domenica a Catanzaro.
Il rischio concreto è la radiazione. Ma adesso si tratta con una cordata di imprenditori locali che si dicono pronti ad acquistare.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.

L’articolo di Fabio Tartamella descrive la nuova situazione che si è venuta a creare a Trapani ieri sera dove il comitato “C’è chi il Trapani lo ama” sta provando un estremo tentativo di salvataggio del club: ha convinto il nuovo patron Gianluca Pellino a lasciare le redini della società.
Intorno alle 18, il trasferimento allo studio del notaio Camilleri, per la firma del trasferimento di proprietà. Uno scenario totalmente inatteso, che apre uno spiraglio sulle possibilità che il Trapani non scompaia, ma sembra chiudere definitivamente la porta alla possibilità che la squadra possa raggiungere Brescia, scrive Tartamella riferendosi all’impegno di Coppa Italia di questa sera.
Se il passaggio di proprietà verrà completato, i prossimi 4 giorni saranno decisivi: domenica si gioca a Catanzaro e la squadra deve assolutamente scendere in campo, pena la radiazione.

Complessivamente, una situazione ai limiti dell’incredibile, con un’intera città tenuta in ostaggio fino all’ultimo istante da una proprietà che ha prima causato la retrocessione è poi tirato la corda fino alla fine, scrive Tartamella, che puntualizza come, da regolamento, qualsiasi tesseramento è sospeso dopo un passaggio di proprietà e sono necessari alcuni giorni prima di ottenere il via libera dalla Lega che deve valutare la solidità di chi compra. Ciò significa che per qualche giornata il Trapani sarebbe con un organico all’osso e pieno di giovani.

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