In D c’erano ben 8 palermitani oltre al tecnico Pergolizzi.
Nel progetto della C avranno spazio solo i due difensori.
Duttilità e grinta. Entrambi possono agire da esterno e da centrale.
22 le presenze di Crivello nel suo primo anno con la maglia del Palermo. È stato uno dei giocatori più utilizzati nell’arco della stagione. È il
quinto rosanero per numero di minuti giocati.
16 le partite giocate da Accardi nel torneo di D col Palermo. Di queste 10 dal primo minuto.
4 le gare in cui si è adattato a fare l’esterno. A sinistra a Marsala e in casa con la Cittanovese, a destra a Cittanova e col Biancavilla.
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
Ne resteranno solo due. Nei piani di costruzione del Palermo che dovrà affrontare la Serie C gli unici figli di questa città che la società vuole trattenere sono i difensori Crivello e Accardi.
Inizia così l’articolo di Giuseppe Leone che sottolinea come nelle strategie societarie per allestire il nuovo organico, la truppa di palermitani si riduce notevolmente.
Lo scorso anno erano in nove, incluso il tecnico Pergolizzi, ma per la prossima stagione resteranno probabilmente in due: Accardi e Crivello. Il primo che vuole ritagliarsi più spazio rispetto al campionato appena vinto ed il suo essere un jolly difensivo è stata probabilmente la ragione della sua riconferma. Crivello, dopo una vita da esterno sinistro, si è riscoperto centrale. Resta da capire se il suo eccellente rendimento in D sarà confermato anche in Lega Pro. Gli altri palermitani, non hanno reso secondo le aspettative: Ambro è partito discretamente, ma a poco a poco è scomparso dai radar, Lucera ha segnato il primo storico gol del Palermo in D a Marsala, ma di lui si sono perse le tracce, andando avanti nel campionato, mentre Ficarrotta è stata l’eterna promessa mai mantenuta. Gli altri, il terzo portiere Corallo, Corsino e Mendola hanno pure fatto fatica a trovare posto in panchina, scrive Leone in conclusione di articolo.
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