Alla luce dell’emergenza sanitaria, anche le modalità dei trasporti devono essere riviste e logicamente, dovrà cambiare anche l’atteggiamento del passeggero che si atterrà a delle nuove regole previste dal ministero dei Trasporti Pubblici. Numero limitato delle persone a bordo, utilizzo obbligatorio delle mascherine, meno fermate a disposizione e personale che dovrà monitorare la situazione costantemente, perchè si rispetti il protocollo di sicurezza previsto.

Ma quali sono le nuove prescrizioni nel dettaglio? All’interno del bus verranno attaccati degli adesivi che permetteranno di assegnare i posti a sedere e anche quelli all’impiedi, affinchè si rispetti il distanziamento sociale (di almeno 1 metro). Sarà obbligatorio l’uso delle mascherine che verrà segnalato da appositi cartelli all’interno del mezzo pubblico.

Saranno controllati i flussi di entrata e di uscita e da Lunedì, verranno chiuse alcune fermate che, con apposite segnalazioni, informeranno il cittadino di recarsi in quella successiva (quella cioè disponibile e controllata dal personale). Al fine di garantire tali prescrizioni, saranno presenti squadre di tre operatori: addetti alla verifica, bigliettai ed esperti di mobilità. 2 controllori si troveranno alla fermata per regolare il flusso delle entrate e uscite, mentre uno sara collocato all’interno del bus e avrà il compito di far rispettare la distanza tra un pesseggero e l’altro.

Nelle fermate attive ci saranno dei cartelli già posti sul marciapiede per favorire il lavoro del personale. Riapriranno le biglietterie di Via Giusti, Piazzale Ungheria, Piazza Indipendenza,, Piazzale J.Lennon, Via Nina Siciliana e Via Basile. Il presidente Michele Cimino spiega che “in sostanza si tratta di una corsa contro il tempo per riadattare il servizio di trasporto pubblico alle esigenze di mobilità dei cittadini con l’obiettivo primario di garantire loro la tutela della propria salute. Proprio per assicurare tali livelli di tutela e sicurezza, comunque, Amat, rivolge un appello alla responsabilità individuale di tutti gli utenti quale punto essenziale per evitare comportamenti che mettano a rischio la salute pubblica e vanifichino tutte le iniziative mirate a tutelarla”.

 

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