Conto Figc e soluzioni: un fondo salva-calcio per tenere su il sistema
Il piano: Coni e governo ricevono le proposte.
Oggi la Federazione presenta il documento ma per gli introiti da betting la strada è dura.

Un fondo salva calcio e una cassa integrazione per i calciatori di B e C che guadagnano meno di 50.000 euro lordi. Sono queste due delle richieste al Governo del mondo del calcio per affrontare la crisi da emergenza coronavirus.
Inizia così l’articolo di Andrea Ramazzotti sul Corriere dello Sport, oggi in edicola.

I danni provocati dal coronavirus sono e saranno ingenti. Per questo c’è in atto una richiesta al Governo per decretare lo stato di crisi del calcio e adottare alcuni provvedimenti che possano essere applicati anche ad altri sport.

La prima idea è quella di chiedere al Governo una cassa integrazione per i giocatori che guadagno meno di 50.000 euro lordi. Tale misura (con altre fasce di guadagni) è stata già presa per altre categorie di lavoratori. Sarà possibile anche per i calciatori? Di certo potrebbe essere un provvedimento importante e da ottenere nel brevissimo periodo: si applicherebbe solo agli stipendi residui ovvero da marzo in poi, scrive Ramazzotti.

E c’è anche la questione legata alle scommesse con il calcio che chiede il ritorno delle sponsorizzazioni delle aziende di scommesse ed il Governo che sembra invece piuttosto perplesso, anche se l’ipotesi non va considerata completamente scartata.
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