Una banda di palermitani non potrà più mettere piede allo stadio per 5 anni, ma la motivazione non ha a che fare con reati commessi in ambito sportivo e che abbiano in qualche modo legame con esso. La premessa importante, è la condanna che i malviventi avevano ricevuto dal tribunale di Palermo nel 2019 per i reati di estorsione e rapina, aggravati dal metodo mafioso e dalla discriminazione razziale che i delinquenti, avevano attuato nei pressi di Via Maqueda nel corso del 2016 nei confronti di alcuni bengalesi.

Per tali reati, lontani dal mondo dello sport, il Questore di Palermo ha emesso nei confronti dei 5 pregiudicati il neo arrivato “Daspo fuori contesto”. Di che si tratta? Una misura di prevenzione partorita nel 2019 che permette alle autorità competenti (Polizia, Carabienieri) di negare l’accesso alle manifestazioni sportive a coloro che hanno commesso gravi reati non necessariamente legati al mondo dello sport e cronologicamente, non necessariamente accostabili ad esso.

Come si legge su PalermoToday.it, la Polizia spiega prima il reato dei pregiudicati: “I malviventi, con arma in pugno e con fare intimidatorio, in più occasioni erano entrati all’interno degli esercizi commerciali taglieggiati costringendo, con Ia tipica forza di intimidazione delle organizzazioni mafiose, i gestori extracomunitari e gli altri connazionali presenti a soddisfare le loro ingiuste richieste di denaro, minacciandoli di morte e di altri atti di violenza in caso di rifiuto”.

Successivamente il valore e l’importanza di questa nuova misura di prevenzione, adottata per garantire ancora di più la sicurezza e l’ordine pubblico all’interno di impianti sportivi: “La nuova misura amplia le prerogative dei Questori, quali garanti della sicurezza pubblica, mettendo a loro disposizione uno strumento speciale preventivo a garanzia dell’obiettivo di impedire che soggetti condannati o denunciati per gravi reati, quali ad esempio associazione di tipo mafioso, estorsione, rapina, spaccio di stupefacenti, rissa, possano riproporre condotte violente all’interno degli stadi, con ripercussioni di particolare rilievo sull’ordine e sulla sicurezza pubblica”.

 

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